Dopo la multa per aver ripulito la statua di Ovidio dalla neve accumulata senza autorizzazione, nuovi guai per l’imprenditore sulmonese di Toro: per lui arriva una citazione in giudizio.
Il gesto di Pasquale Di Toro fece il giro dei media nazionali. Ma le buone intenzioni dell’imprenditore sulmonese che ripulì lo scorso 4 febbraio la statua del concittadino illustre Ovidio in piazza XX settembre, non sono state premiate. Dopo la multa è arrivata, infatti, una citazione in giudizio. Chiuse le indagini preliminari, l’imprenditore dovrà comparire il 25 gennaio prossimo davanti al giudice Giovanna Bilò.
La Procura lo accusa di non aver consegnato i documenti alla polizia municipale che intervenne quella mattina per i rilievi di rito e per applicare la sanzione. Una doppia multa perché per lavori del genere sono previsti i permessi per l’accesso del mezzo pesante
in centro storico e quello per l’avvio degli interventi. L’imprenditore ha già pagato due contravvenzioni dal 50 euro l’una Per un totale di due contravvenzioni da 50 euro l’una, nonostante l’annuncio del sindaco Annamaria Casini di voler provvedere di persona al pagamento.
“Quando ho avuto la notifica – spiega di Toro al quotidiano Il Centro – sono rimasto scioccato perché pensavo che la vicenda fosse chiusa già da un bel po’ di tempo. Se sarò condannato spero che mi affideranno ai lavori sociali che fanno bene alla città”.
Di Toro è stato alla ribalta delle cronache nazionali ed anche televisive e ha “sfruttato” la sua popolarità per continuare a fare azioni di volontariato e solidarietà in diverse zone. Durante l’incendio sul Morrone, ha messo a disposizione i suoi mezzi ed anche per i terremotati di Amatrice, ottenendo non solo ringraziamenti ma anche premi e riconoscimenti.
adesso capite perché la ”magistratura” e’ oberata di lavoro?
ovviamente si suppone che gli uffici giudiziari di Sulmona non abbiano nessuna pratica arretrata, avendo percio’ il tempo e i denari pubblici per tali procedimenti……