Il divieto di transito sulla strada della bonifica Villareia-Alanno Scalo, per questioni di sicurezza causa asfalto colabrodo, a ciclisti e motociclisti, sta suscitando non poche polemiche. La Provincia ribatte: “Non c’è un euro, succederà anche altrove”.
Hai voluto la bicicletta? Pedala! Sì ma non sulla “strada della bonifica” che collega Villareia ad Alanno Scalo, interdetta a motociclisti e ciclisti per questioni di sicurezza. L’asfalto è ridotto un colabrodo con buche che costringono a una vera e propria “gimkana” gli stessi automobilisti, con un limite di velocità di 30 Km orari. E piovono richieste di rimborsi da parte di ciclisti e automobilisti al Comune di Rosciano, territorio su cui questa strada insiste, anche se, l’arteria in questione, è provinciale. Il sindaco di Rosciano fa sapere di avere sollecitato più volte la Provincia ma il presidente dell’ente, Antonio Di Marco, è chiaro: non ci sono i soldi e se non si troveranno i fondi, anche altre strade subiranno la stessa sorte. Di Marco precisa che di certo la Provincia non ha nulla contro i ciclisti, che nel caso della strada della bonifica sono i più penalizzati e fa un nuovo appello ai parlamentari abruzzese affinché, a loro volta, interessino il Governo, visto la situazione a dir poco difficile delle arterie provinciali, provate ulteriormente dall’ultima ondata di maltempo. Un malcontento che, ovviamente, si respira anche tra i residenti: “Ci sono buche ovunque e, di certo, non si può risolvere il problema sicurezza con limiti di velocità ridottissimi o divieti a bici e moto”. Si dicono penalizzate, in particolare, le squadre di ciclismo giovanili che praticano attività sportiva, ma il ciclismo non prevede corsa a ostacoli, però. La strada della bonifica Villareia-Alanno Scalo è molto frequentata e percorsa ogni giorno da diversi automobilisti i quali devono far fronte a buche, asfalto (dove c’è) dissestato e un limite di velocità di 30 km orari, superato anche da chi fa… footing.
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