L’uomo di Roseto che avrebbe sedato l’amica per rubarle il bancomat è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione.
Non era una pennichella da stanchezza, e nemmeno un sonnellino causato dalla noia. A spingere la donna al sonno forzato ci pensava l’amico – si fa per dire – un uomo di 60 anni originario di Roseto, che aveva preso l’abitudine di offrirle un liquore alle benzodiazepine. L’obiettivo della sedazione forzata era quello di sfilarle dalla borsa le carte bancomat, utilizzarle per un prelievo e poi rimetterla posto prima del risveglio dell’amica. Ieri per il rosetano è arrivata la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione, oltre 1.500 euro di multa e al risarcimento alla parte civile di 6.800 euro per rapina aggravata e uso indebito di bancomat. L’uomo avrebbe prelevato complessivamente 1.300 euro. A scoprirlo è stata proprio la vittima dei furti, che ha cominciato a nutrire sospetti e ha deciso di ricorrere all’aiuto di una telecamera. L’uomo, che aveva le chiavi di casa, usciva e rientrava dopo il prelievo. La donna però, una volta insospettita, ha bloccato il bancomat e cambiato la serratura, impedendo così al presunto amico di rimettere il bancomat nella borsa. Diversa la versione degli avvocati difensori dell’uomo, secondo il quale sarebbe stata la stessa donna a disporre gli indizi per incastrare l’amico.