Anche in Abruzzo il Safer Internet Day 2020: la Polizia di Stato e il Ministero dell’Istruzione, con “Una vita da social”, incontrano gli studenti sul tema del “cyberbullismo.”
Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2020, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, ha organizzato workshop e dibattiti sul tema del “cyberbullismo” su tutto il territorio nazionale. Si abbassa l’età dei minori che utilizzano Internet e dunque sono esposti ai pericoli della rete. Importante il ruolo dei genitori e della scuola che, con la collaborazione della Polpost sono un deterrente per atti di violenza on line ed altre situazioni pericolose. Oggi incontro alla scuola Tinozzi di Pescara con gli studenti della seconda media.
Si tratta di un’edizione speciale del progetto “Una vita da social” con lo svolgimento in contemporanea, di incontri presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni, in occasione della celebrazione della giornata mondiale della sicurezza informatica, incontra oltre 60.000 ragazzi uniti dallo slogan della campagna “insieme per un internet migliore”.
A Pescara, personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Abruzzo incontra gli studenti delle Scuole medie “Tinozzi” e “Virgilio”.
Nella provincia di Chieti, personale della Specialità tiene incontri informativi presso l’I.T.S.E.T. “F. Palizzi” e presso l’I.I.S. “Pantini Pudente” di Vasto e presso l’Istituto Comprensivo 1 “Nolli De Lollis di Chieti.
Nella provincia di L’Aquila, personale della Specialità propone corsi informativi presso l’Istituto Omnicomprensivo “A. Argoli” di Tagliacozzo e la Scuola secondaria “D. Alighieri” di L’Aquila.
Nella provincia di Teramo, personale della Specialità è presente presso il l’Istituto Comprensivo “M. Hack” di Castellalto.
L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è quello di coinvolgere, educare e formare i ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre i rischi connessi al “cyberbullismo”, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.
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