Teramo: ulteriore pacchetto di sciopero di 40 ore per protestare contro la rottura definitiva del tavolo istituzionale di crisi e tenere accesi i riflettori sulla dura vertenza contro i 55 licenziamenti alla Hatria.
A proclamarle i lavoratori dell’Hatria di Sant’Atto di Teramo, che condannano duramente “il comportamento assunto dall’azienda che di fronte alle istituzioni, non solo non ha inteso fornire nessuna disponibilità alla mediazione sulle soluzioni alternative ai licenziamenti, ma si è rifiutata di fornire informazioni sul piano industriale in prospettiva sul sito di S. Atto”. Una situazione gravissima per lavoratori e sindacati, che chiedono che la vertenza rimanga aperta anche oltre la data del 18 ottobre 2017 e venga istituito un nuovo tavolo istituzionale.
“Chiediamo che le parti vengano convocate al più presto presso il ministero per lo Sviluppo Economico per un’analisi della situazione attuale e sulle prospettive produttive e occupazionali del sito di S. Atto – scrivono Cgil e Cisl – con l’assemblea dei lavoratori che ritiene inevitabile la prosecuzione delle iniziative di lotta”.
Iniziative che, oltre al presidio permanente per domani e dopodomani davanti allo stabilimento, vedranno altre 40 ore di sciopero, distribuite in otto ore giornaliere su ogni turno di lavoro, da lunedì 16 a venerdì 20, con il blocco di ogni forma di lavoro supplementare e la convocazione di un’assemblea pubblica con la partecipazione delle istituzioni locali, dei cittadini e delle rappresentanze della società civile per giovedì 19 ottobre alle 16.30