Il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, risponde al consigliere Camillo D’Alessandro sulla legge del trasporto pubblico locale, in particolare in merito al bacino unico.
“Noi ripetiamo che l’iter seguito – afferma Febbo – poteva essere anticipato nei tempi perché il decreto Madia è del mese di aprile, pubblicato a giugno. Ci si è messi di fronte a un “out out” tra noi e i sindaci che non hanno nella loro città il servizio pubblico riferito a TUA. Abbiamo contribuito a migliorare la legge, esiste un emendamento all’unico articolo della legge, firmato da D’Alessandro, da Febbo e da Sospiri e controfirmato dal presidente della commissione. Abbiamo criticato questa legge perché come dice l’ufficio legislativo è transitoria e quindi può essere impugnata dal Governo o dai privati, perché limita il principio della concorrenza, non tutela il trasporto effettuato dai concessionari privati, dove ci sono anche lì 5-600 lavoratori che dovevano essere tutelati e soprattutto era una legge che non prevedeva il coinvolgimento degli enti locali. Al primo articolo, l’unico articolo che c’è, ci siamo astenuti perché la maggioranza doverosamente aveva accolto i nostri emendamenti, nel complesso abbiamo votato contro perché abbiamo avuto – conclude Mauro Febbo – una posizione sempre coerente a questi principi”.
Quanto al bilancio di TUA, così Febbo risponde a D’Alessandro:
“Al collega piace esaltare il nulla per un bilancio di TUA chiuso con un ‘utilino’ di 618 mila euro a fronte di una transazione per debiti pregressi precedentemente non riconosciuti ad Arpa altrimenti avrebbe chiuso con una perdita di 7 milioni di euro”.