Vacanze: Coldiretti, “superfood” per un Italiano su 4, quelli della nonna: e in Abruzzo, il cibo della salute ha il colore della Patata turchesa e non solo.
Un italiano su quattro (25%) ha acquistato almeno qualche volta, durante l’anno, i “superfood”, cioè i prodotti alimentari ai quali vengono associati specifiche proprietà salutistiche, con l’Italia che può offrire una valida alternativa ai prodotti esotici come dimostra la prima esposizione dei supercibi della nonna, dalle carote viola alla roveja di Cascia alla pompia fino ai fagioli del purgatorio. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata oggi a Roma in occasione dell’incontro su “Le vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna” nell’anno dedicato dall’Onu al turismo sostenibile in cui non poteva mancare anche una produzione abruzzese: la patata turchesa che, riscoperta da alcuni anni e presente soprattutto sulla montagna appenninica, possiede interessanti proprietà antitumorali e contro l’invecchiamento grazie soprattutto ad alcune sostanze presenti nella buccia caratterizzata da un intenso colore viola.
“Sul territorio nazionale – spiega la Coldiretti – ci sono ben 40mila aziende agricole di cui centinaia anche in Abruzzo impegnate nel custodire semi o piante a rischio di estinzione. Un patrimonio del Made in Italy che in modo del tutto naturale – sottolinea la Coldiretti – aiuta il benessere e l’ambiente e risponde alla domanda del wellness a tavola, che si sposta dal supermercato alle vacanze. Dagli elisir di lunga vita agli antistress, dagli afrodisiaci agli energizzanti fino a quelli che aiutano la dieta, combattono il colesterolo o le intolleranze i superfood della nonna rispondono a tutti i gusti e alle diverse necessità mentre – precisa la Coldiretti – i più conosciuti curcuma, fagioli azuchi o zenzero sono in gran parte provenienti da Paesi come India e Cina che si trovano ai vertici mondiali per i rischi di contaminazione e l’insicurezza alimentare. I superfood della nonna – continua Coldiretti – sono tornati sulle tavole degli italiani grazie all’impegno degli agricoltori che li hanno salvati dal rischio di estinzione e alla domanda dei consumatori per le sorprendenti proprietà salutistiche e nutrizionali”.
Tanti gli esempi da considerare, molti dei quali sono stati censiti ed esposti questa mattina a Roma da Coldiretti. Tra questi, le carote viola di Polignano sono considerate un vero e proprio elisir di lunga vita anche grazie alle elevate quantità di polifenoli, flavonoidi e antocianine dal potere antiossidante, mentre il barattiere, antica varietà di cetriolo pugliese, è l’ideale per chi è a dieta, poiché assicura un elevato contenuto in potassio e basso di zuccheri e sodio. La cipolla rossa di Cavasso Nuovo, dal Veneto, è, invece, un toccasana contro lo stress e l’ipertensione a causa di una vita sempre più frenetica, ma aiuta anche a ridurre il colesterolo. Per chi soffre di celiachia dalla Lombardia arriva il mais corvino dal colore nero-violaceo, che è senza glutine, oltre che ricco di antocianine, molto antiossidanti mentre, come detto, la patata turchesa in Abruzzo possiede interessanti proprietà antitumorali e contro l’invecchiamento grazie soprattutto ad alcune sostanze presenti nella buccia.
“Ovviamente la patata turchesa è solo un esempio – sottolinea Coldiretti Abruzzo – i prodotti della biodiversità sono tantissimi, come tanti sono i cibi da annoverare tra i superfood made in Abruzzo spaziando, per citarne alcuni, dai più conosciuti come lo zafferano con proprietà antiossidanti fino all’aglio rosso di Sulmona con note proprietà antibatteriche e ipotensive oppure a nutrimenti più innovativi come i decotti di foglie di ulivo utili per il contenimento della pressione arteriosa”.