Raffiche di vento di Libeccio (Garbino) che hanno raggiunto, in Abruzzo, in media i 90 Km/h, temperature tardo primaverili, quasi estive: il clima sembra essere impazzito e l’inverno mai iniziato davvero. Parla il climatologo: “La colpa è anche nostra.”
Il docente dell’università d’Annunzio, Piero Di Carlo, definisce anomale le raffiche di vento che hanno spirato sulla nostra regione. Sul Gran Sasso, come registrato da L’Aquila Caput Frigoris, il vento ha superato i 200 Km/h, ma la situazione più strana, spiega Di Carlo, è rappresentata dai 90Km/h sul mare dove sono posizionate altre centraline. Insomma l’inverno non è ancora iniziato, il clima sta cambiando anche, purtroppo, a causa delle scelte scellerate dell’uomo, le piante già fiorite in anticipo, la riserva idrica è scarsa, si teme per gli incendi estivi e tante altre sono le ripercussioni di questa finta primavera che sembra aver preso il posto dell’inverno. Il vento ha creato tantissimi problemi tra l’altra sera e ieri nella nostra regione, con alberi caduti, tetti divelti, pezzi di intonaci venuti giù tanto che alcuni comuni, soprattutto del Teramano, hanno chiesto lo stato di calamità. Ma quali ripercussioni ci saranno a breve e a lungo termine per queste bizze del clima? Al Tg8 parla il climatologo Piero Di Carlo.
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