Situazione sempre più tesa all’Atr di Colonnella, alla seconda settimana di sciopero e con una delegazione di lavoratori presenti questa mattina con un presidio in largo San Matteo a Teramo.
Il presidio è stato messo in atto in concomitanza dell’incontro in Prefettura chiesto dai sindacati di categoria, i cui rappresentanti hanno espresso al prefetto le preoccupazioni, anche rispetto al “mantenimento ordinato” della protesta. “I lavoratori ormai sono esasperati, sono indietro di tre stipendi e adesso stiamo entrando nella quarta mensilità – ha detto Mirco D’Ignazio della Fiom Cgil – temiamo ci possano essere problemi di ordine pubblico”. Nel corso dell’incontro il prefetto ha fatto sapere che al momento non può intervenire, non avendo alcuno strumento per farlo, ma, come riferito dai sindacati, si è impegnata a parlare con l’assessore regionale al Lavoro, Piero Fioretti, dopo il tavolo sull’Atr convocato in Regione per il 4 marzo, in tema di attivazione degli ammortizzatori sociali. Intanto i sindacati stanno pensando di promuovere una raccolta fondi tra i lavoratori delle aziende del settore metalmeccanico, con l’obiettivo di dare un po’ di respiro ai lavoratori. “Dopo l’assemblea con i lavoratori, seguita all’incontro in Prefettura, Di Murro ha chiesto di poterci parlare, ma abbiamo rifiutato l’incontro – ha spiegato Marco Boccanera della Fim Cisl – In ogni caso ha parlato con due delegati dei lavoratori ai quali ha detto che entro il 4 marzo avrebbe pagato gli stipendi arretrati. Speriamo sia così e che non si tratti del solito annuncio. Anche perché, anche nel caso dell’attivazione degli ammortizzatori sociali, con le procedure burocratiche non verrebbero pagati prima di giugno”. Lo sciopero, comunque, proseguirà fino al pagamento degli stipendi.