Le chiavi di un immobile confiscato a un cittadino di origine rom nel 2017, sono state consegnate nelle mani del sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis. La struttura sarà utilizzata per fini sociali.
L’intervento, conseguente al provvedimento di confisca disposto dal tribunale, è stato effettuato con l’utilizzo di carabinieri e polizia locale nel piano terra di una villetta
con giardino. L’immobile in questione si trova in via Mincio e fino al 2017 era abitato da una famiglia rom che non dichiarava redditi. Acquisito dal Comune di Montesilvano per fini sociali, nell’immobile ormai vuoto e chiuso da tempo non è stato necessario lo sgombro dei residenti. Oltre al sindaco De Martinis e alle forze dell’ordine sono intervenuti anche il consigliere delegato alla sicurezza Marco Forconi, il direttore dell’Azienda speciale per i servizi sociali Eros Donatelli, il dirigente ai Lavori pubblici Marco Scorrano e alcuni tecnici comunali.
Il piano terra della villetta confiscata è di oltre 190 metri quadrati e presenta numerosi locali: cucina, soggiorno, salone, locale deposito, due bagni di cui uno di 14 metri quadrati con vasca da idromassaggio e due camere da letto. Inoltre è arricchita di un portico esterno e di un giardino perimetrale.
“Da due anni abbiamo sgomberato l’immobile, – ha affermato il sindaco De Martinis – e l’ente nazionale dei beni confiscati ci ha consegnato le chiavi dopo aver mostrato la nostra volontà ad acquisire l’appartamento, che verrà dato all’Azienda speciale per alcune attività con finalità sociali. Sul nostro territorio nelle prossime settimane verranno effettuate altre operazioni del genere al fine di ristabilire l’ordine e la sicurezza. Ringrazio il lavoro delle forze dell’ordine e oggi possiamo dire con orgoglio, che confiscare un bene alla criminalità significa riappropriarsi di ciò che è stato sottratto ai cittadini. Fu Giovanni Falcone con coraggio a strappare alla mafia il primo bene nel lontano 1980. Dobbiamo essere capaci di utilizzare al meglio le opportunità, che ci offrono le forze dell’ordine che, con il loro incessante lavoro, hanno ottenuto in questi anni importanti risultati nella lotta alla criminalità
organizzata”.“Attraverso la riqualificazione degli immobili sottratti alla criminalità, – spiega il consigliere Forconi – vogliamo contribuire a creare a Montesilvano una risposta concreta per affermare che esiste un’alternativa all’illegalità. I beni confiscati rappresentano certamente un simbolo di riscatto e possono diventare una vera e propria risorsa sociale per il territorio, per questo verrà consegnato all’Azienda speciale per le attività delle categorie più deboli.”
Il servizio del Tg8