Un edicolante a L’Aquila incassa i soldi dei buoni pasto, scoperto dalla Guardia di Finana si vede sequestrare un immobile del valore di circa 75 mila euro.
I finanzieri della Compagnia di L’Aquila, nell’ambito di attività diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Roberta D’Avolio, hanno eseguito un atto cautelare, su decreto del GIP, Guendalina Buccella, procedendo al sequestro di un immobile situato nel capoluogo abruzzese.
Le indagini, scaturite da una denuncia presentata dal Comune di L’Aquila, hanno riguardato il “Servizio di ricarica di buoni pasto per la refezione scolastica”, che lo stesso ente aveva affidato in convenzione ad individuati esercenti aquilani.
Il servizio, ormai desueto, consentiva ai genitori di ricaricare i buoni pasto per le mense delle scuole dell’obbligo, presso tabaccherie, cartolerie e edicole convenzionate, le quali, a fine mese, avrebbero dovuto riversare i relativi importi al Comune.
All’esito delle indagini è emerso che un’edicola, incassato il denaro e ricaricato i buoni pasto, tratteneva per sé le somme riscosse, maturando, tra novembre 2018 e gennaio 2019, un debito complessivo pari a 75.110,68 euro. Nonostante le reiterate diffide ricevute dall’Ente, l’esercizio commerciale non è stato in grado di sanare la consistente posizione debitoria.
L’edicolante, quale incaricato di pubblico servizio, è stato denunciato per il reato di peculato e il relativo profitto sequestrato ai fini della successiva confisca per equivalente.
L’attività è testimonianza dell’impegno profuso dal Corpo a tutela del buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché della sinergica collaborazione tra le varie Istituzioni.