A Chieti, nel reparto di Radioterapia Oncologica dell’ospedale, proseguirà fino al 14 maggio la mostra “Il sangue delle donne”, organizzata dall’associazione Onlus Il Tratturo–Una strada per la vita nell’ambito del Progetto Donna.
Il Progetto Donna è nato con l’obiettivo di accompagnare le donne verso l’approccio alla radioterapia con percorsi di psico -oncologia, musicoterapia e sedute di “Mindfulness training” (allenamento alla consapevolezza). La mostra promossa dall’associazione Il Tratturo si chiama “Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco” ed è allestita nel reparto di Radioterapia Oncologica dell’ospedale clinicizzato SS. Annunziata di Chieti, diretto dal prof. Domenico Genovesi. Le opere in esposizione sono firmate da diverse artiste internazionali: Ilaria Abbiento, Manal AlDowayan, Adele Angelone, Elizabeth Aro, Wafa Bahai, Alessandra Baldoni, Carolle Bénitah, Takoua Ben Mohamed, Saša Bezjak, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Giovanna Caimmi, Primarosa Cesarini Sforza, Rupa Chordia -Samdaria, Sara Ciuffetta, Lea Contestabile, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Kristien De Neve, Maria Diana, Isabella Ducrot, Nilüfer Ergin , Maimuna Feroze- Nana, Simona Filippini, Emita Frigato, Barbara, Pilar e Stella Marina Gallas, Silvia Giambrone, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Susan Kammerer, Fariba Karimi, Eglė Kuckaitė, Hanako Kumazawa, Silvia Levenson , Wenwen (Vivienne) Liu , Lôw (Estabrak Al Ansari, Raiya Al Rawahi, Tara Al Dughaither), Barbara Luisi, Anja Luithle, Victoria Manganiello, Florencia Martinez, Patrizia Molinari, Elly Nagaoka, Yasuko Oki, Novella Oliana, Sonya Orfalian, Lina Pallotta, Sara Palmieri , Sofia Rocchetti, Elisa Roggio, Anna Romanello, Paola Romoli Venturi, Virginia Ryan, Cinzia Sarto, Ivana Spinelli, Silvia Stucky, Ketty Tagliatti, Judy Tuwaletstiwa, Laura VdB Facchini , Maria Angeles Vila, Nicole Voltan, Ruchika Wason Singh.
Note sulla mostra:
“Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco è un progetto artistico realizzato intorno al “pannolino” e nato da un’idea di Manuela De Leonardis che, nel dicembre 2013, ha trovato in un mercatino di Roma, tra vecchi merletti e indumenti da corredo, alcune pezze di lino del tipo utilizzato fino agli anni ’60. Le pezze si appuntavano all’interno delle mutande con una spilla da balia e servivano per tamponare e assorbire il flusso mestruale. Il legame concettuale e fisico tra il sangue delle donne e il “pannolino”, quindi, è strettissimo. Partendo da questa consapevolezza, la curatrice ha coinvolto in questa riflessione un gruppo complessivo di 63 artiste internazionali, consegnando loro una “pezza” su cui poter intervenire. Nel reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Clinicizzato SS. Annunziata di Chieti viene presentata una selezione di lavori che c on tecniche e linguaggi diversi indagano gli aspetti emozionali e percettivi del tema (la nascita, la pubertà, la maternità, la menopausa, la sessualità, la violenza) dal punto di vista storico, sociale e psicologico. Le opere sono accompagnate da un testo scritto dalle autrici. Nelle mani di queste artiste la “pezza” è diventata ulteriore portavoce di riflessioni che vanno al di là dei confini di genere. Lavori che sono pagine di un diario intimo che parla di vissuti personali o sollecita memorie che nel riaffiorare dall’oblio del passato trova no una loro ricollocazione nel presente. Storie anonime, storie conosciute, storie di ordinaria quotidianità, raccontate in prima
persona, metabolizzate e rielaborate ricorrendo talvolta alla metafora, al potere dell’ironia, alla citazione letteraria o pittorica, alla dimensione della poesia”.
Il progetto espositivo ha visto un iniziale coinvolgimento di Rossella Alessandrucci e dell’Associazione La Stellina Arte Contemporanea di Roma, con la mostra alla Casa Internazionale delle Donne a Roma (2015) e la pubblicazione del catalogo in italiano che raccoglieva i lavori delle prime 14 artiste. Sono seguite diverse tappe espositive in varie località italiane. Nel 2017 il progetto ha varcato i confini nazionali per
giungere in Croazia, grazie alla collaborazione di Jerica Ziherl e Antun Maračić: alla Galerija Forum di Zagabria e alla Galeria Rigo di Novigrad -Cittanova, con il supporto della Città di Novigrad- Cittanova e del Dipartimento di Cultura della Regione dell’Istria. Una selezione di opere è stata successivamente esposta per Conversano- a città delle Donne (ideato e curato da Rocco De Benedictis) nel Monastero di San Benedetto a Conversano (Bari) e, in collaborazione con il Soroptimist Club, a Palazzo Fibbioni a L’Aquila (marzo 2018).