In merito alla questione dei vaccini per i soggetti fragili in Abruzzo interviene in una nota Marina Stoppani, Segretario ANED Regione Abruzzo e Molise. Dializzati di serie A e di serie B.
Scopro con grandissima amarezza, si legge nella nota a firma di Marina Stoppani, che a in alcune città e province abruzzesi non si è fatto nulla per la tutela della salute dei dializzati e trapiantati, che questa associazione tutela.
“Sento un doppio fallimento. Non sono neanche riuscita a parlare con le ASLdi appartenenza, ma neanche conle l’amministrazione locali. Abbiamo parlato con la Regione, con l’assessore Verì in video conferenza e con il coordinatore Maurizio Brucchi il quale ci ha anche incaricato di stilare una lista di pazienti da vaccinare. Ed è proprio assolvendo a questo compito che scopro, grazie al nostro intervento precedente con L’Assessore alla Sanità, che molti dializzati e trapiantati di Avezzano e L’Aquila, sono stati già vaccinati e anche stamattina hanno continuato con i vaccini in queste sole 2 città. Esistono diverse categorie di dializzati, è una questione territoriale la salute? Perché a L’Aquila e Avezzano hanno vaccinato e tutti gli altri no? Chi ha fornito i vaccini? Perché questa discriminazione territoriale? Si chiede il Segretario dell’ANED.
“Ora vorrei sapere, conclude il segretario dell’ANED, cosa ha fatto questa amministrazione nel merito delle vaccinazioni ai pazienti LEA? Esigo che i direttori ASL intervengano immediatamente per richiedere i vaccini ai dializzati e trapiantati all’interno delle loro strutture di appartenenza nel più breve tempo possibile. Non siamo disposti a spostarci e a mettere in croce ulteriormente chi dalla vita e, in questo caso dalla Sanità, è stato già ferito profondamente. In tutte le altre regioni il vaccino ai dializzati è stato fatto nel reparto di appartenenza durante la terapia dialitica”.