Operazione di Polizia Marittima sul territorio dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti: la Guardia Costiera di Pescara sequestrato 1.674 kg di prodotti ittici. A L’Aquila 30 chili di pesce surgelato venduto come fresco.
L’ operazione “Cephalopoda” ha interessato l’intera filiera della pesca, a tutela dei consumatori e le rispetto delle norme. Complessivamente sono state elevate sanzioni per 34mila euro. Nel mirino la tracciabilità, la qualità e la corretta etichettatura dei prodotti ittici.
In cinque giorni di attività sono state effettuate circa 153 ispezioni. I 100 uomini e donne della Guardia Costiera, impiegati in Abruzzo e Molise su 18 mezzi terrestri e 8 unità navali e coordinati dal 14° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Pescara, hanno eseguito accertamenti a bordo delle unità da pesca, nei punti di sbarco del prodotto ittico, nei centri di grande distribuzione, nei punti vendita al dettaglio, oltre che nei ristoranti, in alcune occasioni anche insieme ad altre Forze di Polizia.
L’obiettivo è stato quello di constatare il rispetto delle vigenti disposizioni relative alle taglie minime del prodotto, al divieto di pesca delle specie protette, alla corretta etichettatura dei prodotti e relativa tracciabilità.
Le violazioni maggiormente rilevate hanno riguardato l’inosservanza delle norme sulla etichettatura e sulla rintracciabilità del prodotto ittico. Durante i controlli, inoltre, presso il mercato di L’Aquila, sono stati sequestrati oltre 30 chili di prodotto ittico congelato e venduto come fresco, riportante sull’etichetta il nome di una specie differente e più prelibata rispetto a quella realmente messa in commercio.
“Invitiamo i consumatori a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici – ha ribadisce il Direttore Marittimo di Pescara Salvatore Minervino – privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità”.