E’ durato oltre tre ore l’interrogatorio di questa mattina in Procura davanti ai Pm Benigni e Sciarretta, di Luigia Dolce, ex coordinatrice della Coop “La Rondine” ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul maxi appalto Asl da oltre 11 milioni di euro per la gestione di tre centri psichiatrici a Pescara, Penne e Tocco da Casauria.
Luigia Dolce, assistita dagli avvocati Augusto La Morgia e Matteo Cavallucci, ha innanzitutto voluto fare alcune precisazioni in merito al precedente interrogatorio, di carattere prevalentemente temporale su determinati fatti. Chiamata poi a confermare o smentire le dichiarazioni dell’ex presidente de “La Rondine” Domenico Mattucci, per le quali il fronte delle indagini si è allargato anche ai vertici Asl e alla sfera politica, Luigia Dolce ha confermato quasi totalmente il quadro della situazione fornito da Mattucci, in particolare sul presunto coinvolgimento del Dg della Asl di Pescara Ciamponi.
L’ex direttore del dipartimento salute della Asl Sabatino Trotta, che si è tolto la vita nel carcere di Vasto, la sera dell’arresto, avrebbe parlato con Mattucci di dazioni anche per Ciamponi. Questo aspetto sarebbe emerso in diverse circostanze ed incontri tra i due, in alcuni dei quali ha partecipato anche la Dolce, in altri l’ex coordinatrice de “La Rondine” ha dichiarato di averlo sentito dire direttamente da Trotta. Sull’attività politica, invece, la Dolce non ha dato informazioni di rilievo, dichiarando di non sapere nulla di particolare su questo fronte. Non ci sono in programma per lei altri interrogatori al momento, mentre potrebbe essere risentito il Dg della Asl di Pescara Ciamponi, ma solo dopo l’esito della perizia sui supporti informatici dei tre principali indagati.