Scuole sicure, lavori bloccati a Guardiagrele. Mensa chiusa e tempo pieno a rischio, l’opposizione suona la sveglia all’amministrazione comunale.
“I problemi della scuola richiedono soluzioni immediate. Siamo preoccupati per i ritardi che si stanno già accumulando e che mettono in discussione l’erogazione di servizi e la sicurezza” Lo afferma con una nota il gruppo “Guardiagrele il bene in comune” oggi all’opposizione in consiglio comunale.
“Abbiamo ricevuto – si legge in una lettera inviata al comune e alla scuola – non poche segnalazioni relative alla presunta impossibilità di attivare il servizio di refezione scolastica in ragione della attuale mancanza di spazi per la gestione dello stesso”.
Nella comunicazione si specifica che le soluzioni tecniche erano state già individuate in occasione di riunioni tecniche tenutesi sin dallo scorso mese di agosto con riguardo alla mensa mediante il posizionamento di moduli provvisori.
“Non è inutile sottolineare – prosegue a nota firmata dai tre consiglieri comunali Marilena Primavera, Ambra Dell’Arciprete e Simone Dal Pozzo – che si trattava di soluzioni destinate a durare per il solo anno scolastico corrente, ma ci si rende conto che la stasi che purtroppo si riscontra sull’andamento dei lavori crea ulteriori difficoltà, oltre a quella di ritardare i tempi per avere, finalmente, una scuola sicura, necessità urgente per una città ubicata in zona sismica 1 e che, quindi, deve accelerare i tempi anziché ritardarli”.
Di fronte al timore che si voglia addirittura rimettere tutto in discussione i consiglieri ricordano che sin dalle fasi della progettazione della nuova scuola, ormai circa tre anni or sono, vi è stata un’ampia, totale condivisione con la Dirigenza e con il Servizio di Prevenzione che portò alla totale revisione della proposta iniziale, alla presentazione del progetto e, quindi, al finanziamento.
“Dopo il nuovo plesso dell’Anello – prosegue la nota – che oggi è la scuola più sicura di Guardiagrele, la città non può permettersi ritardi o ripensamenti perché questo significa mettere in discussione un percorso che ha quale unico obiettivo quello di dare una risposta alla sicurezza sismica prima che ci siano nuovi eventi calamitosi”.
“Abbiamo imparato che di fronte alle difficoltà bisogna accelerare i tempi e trovare le soluzioni come è avvenuto, ad esempio, di fronte alla necessità di interventi di edilizia (abbattimento tramezzi, realizzazione scompartimenti, dotazione di nuovi servizi igienici, tinteggiature, sanificazioni) per far fronte all'”emergenza covid”: nessuna delle richieste formulate è rimasta senza risposta e le risposte, come sappiamo, sono arrivate in tempi rapidissimi anche quando sembrava che gli ostacoli fossero insormontabili.
Così sarebbe stato anche per i problemi attuali: è davvero così problematico procurarsi autorizzazioni sanitarie per un magazzino o per un bagno oppure procedere all’acquisto di qualche arredo, se necessario? Non vorremmo che l’amministrazione cedesse di fronte alla tentazione di percorrere la strada più semplice, cioè quella di fermarsi alla prima difficoltà e bloccare tutto, anche per dimostrare presunte responsabilità altrui.
Da parte nostra siamo pronti – conclude la nota di “Guardiagrele il bene in comune” – a sederci ai tavoli nei quali queste questioni vengono poste in modo da dare il contributo che viene dall’esperienza fatta in passato, ma il tempo attuale chiede tempestività di azione con l’attenzione volta alle soluzioni da dare rispetto a problemi sui quali in passato siamo stati incalzati e abbiamo, in pochi anni, posto le basi per una scuola sicura che le famiglie chiedevano a gran voce”.