Case Ater, bloccata giovane che tenta di occuparne una a Montesilvano. Disperata per la mancanza di un alloggio e con un figlio piccolo da mantenere, una giovane in precarie condizioni economiche in due episodi ha tentato di occupare un alloggio popolare dell’ Ater di Montesilvano. Entrambi i tentativi, il primo nella serata di ieri ed il secondo nel pomeriggio di oggi, sono stati sventati da Polizia locale e dai Carabinieri. La giovane mamma verrà denunciata.
La notizia è stata diffusa dall’assessore comunale alle Politiche della casa, Ottavio De Martinis. La giovane è stata sorpresa ieri sera mentre tentava di entrare in uno degli alloggi Ater di via Rimini. L’appartamento nella palazzina ‘6’ era murato poiché posto sotto sequestro a seguito di un precedente sfratto. La donna, ha aggiunto ancora l’assessore, stava cercando di appropriarsi dell’appartamento, aprendosi un varco, togliendo i mattoni con i quali era stata sigillata la porta. Nel primo pomeriggio di oggi la ragazza ha tentato di rientrare nello stesso alloggio che era stato già murato, ma è stata bloccata per la seconda volta.
“Questi tentativi di occupazione – afferma l’assessore – sono il frutto dell’inciviltà e della mancanza di rispetto di alcune persone, ma al tempo stesso rappresentano purtroppo una delle conseguenze delle eccessive lungaggini burocratiche che da moltissimo tempo stiamo mettendo in evidenza con l’Ater. Nelle palazzine di via Rimini, infatti, attualmente vi sono sei alloggi murati e sgombri poiché in attesa delle opere di conformità e di adeguamento che l’Ater dovrebbe compiere. Senza tali interventi i nostri uffici non possono provvedere alla loro assegnazione a quanti pazientemente sono in graduatoria”. “Questa mattina – annuncia De Martinis – ci siamo riuniti con l’assessore regionale Donato Di Matteo e i vertici dell’Ater che ci hanno assicurato che metteranno a disposizione del Comune gli alloggi attualmente vuoti in tempi stretti, provvedendo anche ad un intervento finanziario volto a potenziare le operazioni di sfratto, così da ripristinare definitivamente i diritti degli effettivi assegnatari”.