Grandi Rischi bis, Bertolaso non rinuncia a prescrizione. L’ex capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, non rinuncerà alla prescrizione del reato per cui è imputato all’Aquila nell’ambito del processo “satellite” alla commissione Grandi rischi in cui è accusato di omicidio colposo plurimo e lesioni, in particolare per aver organizzato una “operazione mediatica perché vogliamo rassicurare la gente”, come disse in un’intercettazione, convocando la riunione di esperti del 31 marzo 2009, a 5 giorni dalla scossa distruttiva del 6 aprile seguente.
Esperti a loro volta processati, condannati in primo grado e assolti in Appello e Cassazione, tranne l’ex numero 2 di Bertolaso, Bernardo De Bernardinis, condannato in via definitiva a 2 anni di carcere. Ad annunciare la svolta in aula oggi, nel corso dell’udienza dibattimentale, è stata la difesa dell’ex capo dipartimento, in particolare l’avvocato Filippo Dinacci. Una mossa che smentisce quanto affermato nei mesi scorsi da Bertolaso, in particolare quando stava per candidarsi a sindaco di Roma con il centrodestra, ovvero che avrebbe rinunciato alla prescrizione appena la legge glielo avrebbe consentito. D’intesa tra avvocato e il giudice, Giuseppe Grieco, sono state calendarizzate altre due udienze, il 27 (per l’arringa difensiva) e il 30 settembre prossimi (per replica dell’accusa, controrepliche, camera di Consiglio e sentenza), con la rinuncia all’ascolto dei testimoni della difesa, in modo da arrivare a conclusione prima del 6 ottobre, giorno in cui l’accusa per Bertolaso andrà in prescrizione assieme a tutti gli altri filoni legati al post-sisma: saranno passati, infatti, 7 anni e 6 mesi dopo la scossa delle 3.32, secondo i termini di legge.
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