Rifiuti in Marocco, la rettifica della Deco S.p.A. In merito all’articolo intitolato “Deco, rifiuti in Marocco? Tutto regolare” pubblicato sul nostro sito in data 13 luglio u.s., la Società Deco, in una nota, rettifica quanto segue:
Nell’articolo apparso in data 13 luglio, sul sito web www.rete8.it è riportato tra virgolette, come se fosse una dichiarazione dell’Ufficio Comunicazione della DECO S.p.A., che il carico inviato in Marocco dall’Azienda, trattasi “di rifiuti speciali indifferenziati”: tale dichiarazione non contribuisce a fare chiarezza sulla vicenda, ma al contrario, può dare adito ad interpretazioni distorte. Si chiede pertanto di rettificare tale dichiarazione, in quanto si precisa che il carico di 2.500 tonnellate circa, proveniente dal nostro impianto ed inviato in Marocco, è costituito da “Combustibile Solido Secondario (CSS)” e, dunque, secondo la classificazione vigente, trattasi del prodotto di attività di recupero dei rifiuti urbani sottoposti ad un complesso ed articolato processo di trasformazione in risorsa.
Il combustibile è inviato in Marocco per essere utilizzato in alcuni cementifici locali quale combustibile alternativo, in sostituzione di combustibili fossili tradizionali, quali carbone, olio combustibile o gas: trattasi quindi di un’operazione di forte connotazione ecologica, che nulla ha a che fare con attività di smaltimento o di discarica di rifiuti, così come si è letto su alcune testate giornalistiche. La produzione, il trasferimento e l’utilizzo del combustibile CSS deve rispettare complessi e rigorosi protocolli, definiti dalla normativa nazionale ed internazionale e l’operazione è stata possibile solo a seguito delle regolari autorizzazioni e certificazioni richieste. Teniamo infine a ribadire, conclude la nota della Società Deco, che la spedizione non ha nulla a che vedere con le balle di rifiuti depositate in località “Taverna del Re” in Campania.