Aumentata a 7 anni di reclusione la pena inflitta dalla Corte d’Appello de L’Aquila allo stupratore delle infermiere in Marsica.
In primo grado a Enriges Kavalli, albanese 20enne, era stato condannato a 6 anni. A margine dell’udienza del processo, ieri mattina le associazioni impegnate contro la violenza di genere hanno organizzato un sit-in di protesta davanti al palazzo di giustizia dell’Aquila. Il ricorso in Appello era stato presentato dall’imputato, che chiedeva l’esclusione del reato di violenza sessuale. In primo grado, l’accusa
aveva chiesto 16 anni, ridotti a dieci anni e otto mesi di reclusione per il rito abbreviato. La condanna del tribunale fu a sei anni.
Ora in appello l’aumento della pena per i reati di violenza sessuale, rapina, sequestro di persona, lesioni e porto abusivo di armi.
Ricoverato in una struttura residenziale psichiatrica della Marsica, l’uomo riuscì a procurarsi un coltello da cucina con cui minacciò due infermiere, per poi rapirne una e fuggire con un’auto per violentarla. All’alba la donna venne liberata e lui fuggì, per essere successivamente rintracciato e arrestato.