Dai domiciliari al carcere: si aggrava la posizione di un trentenne di Lanciano, accusato di aver incendiato l’auto di un vicino dopo essere evaso dai domiciliari.
Ivan Spinelli, trentenne, era agli arresti domiciliari dal 13 gennaio per presunta rapina, oltre che per lesioni personali e danneggiamento, dopo aver messo a soqquadro insieme a un complice un ristorante di Mozzagrogna e picchiato i due titolari del locale che tentavano di fermarli. Una ventina di giorni fa il giovane avrebbe anche aggredito verbalmente una donna che passava davanti casa sua.
Ora le nuove accuse per Ivan Spinelli, che gli hanno aperto le porte del carcere di Villa Stanazzo, sono di evasione, danneggiamento da incendio e resistenza a pubblico ufficiale. Giovedì scorso il trentenne, dopo essere evaso dai domiciliari, avrebbe dato fuoco all’auto del vicino per ripicca: un gesto che ha portato il gip Massimo Canosa ad aggravare la misura cautelare dei domiciliari con la detenzione in carcere. Per l’avvocato difensore di Spinelli, Roberto Crognale, le accuse sarebbero però infondate.
Spinelli sarebbe uscito di casa giovedì intorno alle 22,30 a Colle Pizzuto: un vicino, che lo avrebbe visto evadere, gli avrebbe suggerito di rientrare a casa, ma Spinelli per ripicca gli avrebbe incendiato l’auto parcheggiata all’aperto. I carabinieri di Lanciano, guidati dal capitano Vincenzo Orlando, lo avrebbero poi fermato davanti casa.