Lanciano: inchiesta ex parroco, riunificati due processi

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E’ stato riunificato in un unico processo il caso di presunta violenza privata di cui è accusato l’ex parroco di Lanciano, don André Luiz Facchini, e il pestaggio di cui fu vittima.

E’ stato riunificato in un unico processo il caso di presunta violenza privata di cui è accusato don André Luiz Facchini, sacerdote brasiliano di 40 anni, nei confronti di dieci ex adepti della Legio Sacrorum Cordium, associazione religiosa da lui fondata, e il caso di pestaggio di cui lo stesso sacerdote fu vittima da parte di due fratelli, uno dei quali voleva lasciare l’associazione. La decisione è stata assunta dal giudice Andrea Belli del Tribunale di Lanciano che ha respinto l’eccezione in cui la Curia chiedeva di essere estromessa dalla responsabilità civile, sul presunto caso delle violenze private, perché don Andrè era fondatore e presidente in autonomia dell’associazione e perseguiva interessi personali diversi dall’utilità comune. Come disposto dal gup lo scorso 23 giungo, è stata confermata la corresponsabilità civile. Il giudice Belli ha ritenuto territorialmente competente il Tribunale di Lanciano anche sui casi di frustate con il rosario sulla schiena di alcuni adepti: questi episodi sarebbero avvenuti a Bergamo durante una gita. L’udienza è stata aggiornata al 16 febbraio 2016 alle ore 15, quando  saranno ascoltati i primi sei testi, sulle dieci parti offese finite in cura psicologica a causa delle vessazioni e delle penitenze subite. Secondo il racconto delle vittime, le penitenze sarebbero state date “per salvare le anime e combattere il demonio”. Don André resta contumace poiché è tornato in Brasile all’avvio dell’inchiesta.