Montagna: i pericoli dei temporali estivi. Dopo la bomba d’acqua che ha travolto una donna, come difendersi e cosa sapere, nelle parole dell’esperto.
(di Marianna Gianforte) – Una grande quantità di acqua che arriva all’improvviso, portando con sé sassi e detriti. Così è stata trascinata via senza scampo Natascia Salvi, la donna teramana sorpresa domenica scorsa da un temporale mentre stava affrontando un’escursione all’interno di Fonte di Rionne, sul Monte Prena, sul massiccio del Gran Sasso, insieme al marito Vincenzo Leonzi e ai figli di 13 e 9 anni. Una tragedia che suscita domande: si poteva evitare? Che cosa si deve fare per affrontare la montagna in sicurezza? Lo abbiamo chiesto al presidente del Collegio delle guide al’ine d’Abruzzo, Agostino Cittadini. Ad esempio alzandosi presto la mattina e controllando le previsioni meteorologiche, che sono molto precise. Da giorni si dice che sono previsti temporali nelle prime ore del pomeriggio. Se il tempo è incerto, meglio rinunciare che andare incontro a pericoli. Dotarsi, poi, di abbigliamento e di attrezzatura tecnici, che pesino pochi grammi: non i jeans, ma pantaloni lunghi da escursione. Poi una giacca a vento a uno strato, guanti, un cambio asciutto corto e uno lungo per esser pronti, in caso di necessità, a dormire all’addiaccio, e sempre portare acqua. E poi una radiolina trasmittente e un cellulare, avvisando, prima di uscire di casa, qualcuno sul luogo della nostra escursione.
Il servizio del Tg8