Miglior corto e miglior attrice non protagonista al festival “I corti dei fabbri” di Trieste per il corto “50 e 50” del regista abruzzese Davide Lupinetti; miglior regia al Teramo Comix 2018.
E’ un patto, un accordo. Un’idea che nasce dall’intelligenza di una bambina, Giovanna, per sfuggire a un dovere. Un piccolo stratagemma, forse furbo e un po’ disonesto, con il quale oltre a riuscire nel suo intento, restituirà il sorriso a Gennaro, un insegnante di arte disoccupato. Questa è in sintesi la storia narrata in “50 e 50”, primo e già premiato cortometraggio del giovane e talentuoso regista di Silvi (TE) Davide Lupinetti.
Lo scorso 12 maggio il lavoro è stato uno dei film selezionati al festival di Trieste “I corti dei fabbri”, dove ha ottenuto ben due riconoscimenti: premio per la miglior attrice non protagonista alla giovanissima allieva dell’associazione teatrale teramana Spazio Tre, Alessandra Riccio, e il premio del pubblico come miglior cortometraggio. Inoltre il 13 maggio è stato uno dei lavori selezionati nell’edizione 2018 di Teramo Comix, ottenendo il riconoscimento per la migliore regia. Il lavoro è una produzione NuovoImaie, con il supporto di Itaca – agenzia per lo sviluppo locale, di Officina Azzurra e con CL assistenza tecnica. Le musiche originali sono dell’atriano Gianluigi Antonelli.
Il cortometraggio “50 e 50” si avvale della sceneggiatura dell’abruzzese Pietro Albino Di Pasquale, impegnato anche nel cast, oltre che dello stesso regista, ed è dedicato ai 700mila docenti precari della scuola italiana. Il lavoro ha per protagonista Gennaro (Danil Aceto), un giovane professore di arte, talentuoso ma disoccupato. Su consiglio di una collega, si convince a guadagnare qualcosa provando a impartire ripetizioni di arte ai bambini. Così un giorno riceve la visita della piccola Giovanna, (Alessandra Riccio) che, proponendogli una collaborazione particolare, riuscirà a cambiare la sua vita, ottenendo anche lei un piccolo vantaggio. Oltre ad Aceto, Riccio e Di Pasquale fanno parte del cast Aniello Senatore ed Eugenia Rofi.
“Sono molto orgoglioso dei primi riconoscimenti che questo lavoro sta avendo”, ha commentato Davide Lupinetti, regista 23enne. “E’ un progetto frutto di tanto impegno e passione e che ha anche un taglio internazionale, dato che hanno fatto parte della troupe due ragazzi provenienti dalla San Francisco State University: il russo Vladimir Ponomarev e il giapponese Riki Ikushima, oltre a due ragazzi provenienti dalla Nuova Accademia delle Belle Arti (NABA) di Milano, Alessandro Fiori e Stefano Marullo. La fotografia è stata curata da Emiliano Dante; le fotografie di scena sono di Marco Cordone e Diego Feliciani, mentre il montaggio è stato affidato a Matteo Di Simone. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e hanno scelto di sostenerlo in ogni forma. I primi riconoscimenti avuti sono un grande stimolo per proseguire su questa strada”.
“Ho conosciuto Lupinetti nel 2016, quando si è occupato della realizzazione del backstage del cortometraggio “Timballo” del regista Maurizio Forcella, che abbiamo prodott” aggiunge Mauro Vanni presidente dell’Associazione Itaca che ha promosso il corto. “Un ragazzo talentuoso che poi, nel 2017 ha vinto una borsa di studio alla San Francisco State University, in California, dove ha realizzato un interessante documentario dal taglio sociale “Disconnected Clouds”; un giovane abruzzese con un progetto chiaro e capacità indubbie, che abbiamo deciso di sostenere. Hanno collaborato al corto altri validissimi professionisti con i quali lavoriamo da anni, come Pietro Albino Di Pasquale e Gianluigi Antonelli, e sono certo che questi primi riconoscimenti sono solo i primi di una lunga serie”.