Emergenza incendi, ancora fiamme nel Teramano. Il teramano continua a bruciare, con i Vigili del Fuoco che sono stati impegnati su cinque diversi fronti, di cui tre attivi da giorni e due sviluppatisi nelle ultime ore: quello di Casa Greca a Cortino e quello di Bosco Martese, in località Ceppo di Rocca Santa Maria.
L’incendio di Casa Greca di Cortino ha interessato un’area di circa 5.000 metri quadrati in una zona impervia e difficilmente raggiungibile per le squadre a terra; i vigili hanno dovuto usare un fuoristrada con modulo antincendio con cui, percorrendo alcune mulattiere, si sono addentrati nei boschi riuscendo a spegnere l’incendio anche grazie a un battifiamma e a secchi d’acqua. A Bosco Martese le fiamme hanno interessato circa 2mila metri quadri tra sterpaglie e boscaglia, con una squadra del comando di Teramo appena arrivata sul posto con un’autopompa, un’autobotte e un fuoristrada con modulo antincendio. Le operazioni, iniziate da poco, hanno già permesso di mettere sotto controllo l’incendio, evitando che si propagasse a un’area di particolare pregio ambientale. Sempre una squadra del Comando di Teramo, con un’autopompa e un fuoristrada con modulo antincendio, è intervenuta a Magnanella di Teramo dove è arrivato anche un elicottero del nucleo dei Vigili del Fuoco di Pescara per effettuare lanci d’acqua, per bonificare alcuni focolai riattivatisi durante la notte, mentre una squadra del distaccamento di Roseto degli Abruzzi, con un’autobotte e un fuoristrada con modulo antincendio, supportata da una squadra del comando di Pescara e un’autobotte del Comando di Teramo, sta operando a Scerne di Pineto, dove si è riattivato un incendio sviluppatosi ieri. Un’altra squadra del distaccamento di Nereto sta intervenendo nella zona della Bonifica del Tronto, nel comune di Ancarano, dove si si sono riattivati alcuni focolai di un incendio spento ieri. Secondo i Vigili la riaccensione degli incendi è dovuta principalmente al fondo del terreno, su cui si è accumulata una grande massa di materiale secco e sotto la quale possono covare “fonti di incendio” che, in presenza di vento, anche a distanza di ore, posso determinare la riattivazione di piccoli o grandi focolai.