Anche in Abruzzo lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in sciopero il 2 aprile per il mancato pagamento del salario di produttività, per gli anni 2016 e 2017, nonostante il raggiungimento degli obiettivi di recupero dell’evasione fiscale.
‘Ammonta, infatti, a più di 19 miliardi di euro l’incasso dell’Agenzia nel solo 2018, un importo che si è potuto raggiungere grazie alla professionalità e all’efficienza dei suoi dipendenti fortemente penalizzati per la mancata corresponsione del proprio salario accessorio’. La denuncia è dei sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Confsal-Unsa.
“Le lavoratrici e i lavoratori – scrivono i sindacati – sono stanchi di attendere anni per un’attività regolarmente svolta, con carichi di lavoro sempre più pressanti, e certificata da tutti gli organismi di controllo pubblici, a partire dal Ministero dell’Economia e Finanze. Non vogliono più essere presi in giro da una dirigenza incapace di gestire un’eccellenza della pubblica amministrazione che ha la funzione fondamentale di finanziare la fiscalità generale per garantire i servizi ai cittadini. Per questo motivo il 2 aprile il personale di tutta Italia si asterrà dal lavoro con l’obiettivo di dimostrare che il personale è l’unico in grado di garantire i servizi al pubblico e le somme necessarie per assicurare il funzionamento dello Stato. Nei prossimi giorni inoltre negli uffici abruzzesi dell’Agenzia delle Entrate sono previste assemblee che potrebbero determinare disagi per la cittadinanza, alla quale chiediamo solidarietà”.
Il giorno dello sciopero, martedì 2 aprile, è previsto dalle 10 alle 12 un sit- in a Pescara al quale parteciperanno tutti i lavoratori abruzzesi del settore.