Interrogatorio di garanzia nel carcere di Pescara per l’inchiesta sui certificati falsi del centro di igiene mentale della Asl di Avezzano: “La mia attività è stata fraintesa”, ha detto Gallese.
“La mia attività è stata male interpretata, è stata fraintesa”. Così il responsabile del centro di igiene mentale della Asl ad Avezzano (L’Aquila), Angelo Gallese, si è difeso, nel corso dell’interrogatorio di garanzia avvenuto per rogatoria nel carcere di Pescara. Gallese è accusato di essere la pedina chiave di un emporio per falsi certificati medici, rilasciati in cambio di denaro per ottenere permessi lavorativi e pensioni e per truffare le assicurazioni.
Lo psichiatra è finito in manette a Pescara all’indomani del suo ricovero in un reparto di psichiatria a Tivoli (Roma); difeso dall’avvocato Franco Colucci del foro di Avezzano, il medico ha cercato di chiarire la sua posizione, rispondendo alle domande dei pm.
Gallese è tra i dieci arrestati (tre in carcere e sette ai domiciliari) dell’inchiesta della procura di Avezzano sul giro di falsi certificati medici, emersa dalle indagini della guardia di finanza.
L’altro arrestato è Orlando Morelli, 43 anni di Avezzano, finito nel carcere di Avezzano, che invece si è avvalso della facoltà di non rispondere. Anche Morelli, uno dei clienti più assidui di Gallese, è difeso dall’avvocato Colucci.
Martedì prossimo partiranno gli interrogatori di garanzia per le sei persone finite ai domiciliari. La settima, il carabiniere 52enne in congedo di origini romane, Giuseppe Agostinacchio, che si trova in Galles dove si sarebbe trasferito per vivere, è latitante, avendo fatto sapere di non volersi consegnare alla forze dell’ordine.