Incendio Morrone, vertice a Sulmona con il Prefetto Frattasi. Vertice oggi a Sulmona, per decidere gli interventi sull’incendio che da sabato scorso interessa, nel Parco nazionale della Majella, il monte Morrone.
“Ci sono 900 ettari di territorio boschivo presi di mira da mani scellerate che sembra abbiano progettato i luoghi dove accendere, concependoli irraggiungibili, quasi inaffrontabili – ha dichiarato dopo la riunione il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso – per questo abbiamo voluto anche la presenza del capo della Procura di Sulmona, perché con lui e le forze dell’ordine vogliamo cercare i responsabili”. Presenti, con D’Alfonso, il prefetto Bruno Frattasi, capo dipartimento Vigili del Fuoco, il capo della Procura di Sulmona, Giuseppe Bellelli, il prefetto de L’Aquila Giuseppe Rinaldi, l’assessore regionale Andrea Gerosolimo, i sindaci di Sulmona, Annamaria Casini, di Pacentro, Guido Angelilli, di Sant’Eufemia a Majella, Francesco Crivelli, i presidenti delle Province di Pescara, Antonio Di Marco, e de L’Aquila, Angelo Caruso, nonché i vertici locali delle Forze dell’ordine. “In questi giorni abbiamo supportato una macchina dell’emergenza nazionale, che è tutta nelle mani dei Vigili del fuoco con il supporto dei volontari – ha dichiarato ancora il governatore – abbiamo aggiunto le forze dell’Esercito, dialogato più volte con il ministro della Difesa, per far capire il valore organizzativo di questo supporto dei 40 uomini dell’Esercito. Più volte abbiamo rappresentato l’esigenza di implementare i mezzi tecnologici per fare in modo ci fosse capacità di intervento senza intermittenza. Oggi abbiamo confermato la necessità della continuità di lavoro che tenga conto della distanza dei punti d’acqua, delle alture, dell’anomalia di questo fuoco che è in alto, a mezza montagna e a terra, e a tutti e tre i livelli c’è l’irraggiungibilità. Sono molto grato al prefetto Frattasi che è venuto per rendersi conto di persona”. C’è poi – ha concluso – la coincidenza con la Perdonanza Celestiniana. Non meritavamo il fuoco distruttivo su questa montagna, mai e poi mai in questi giorni. Per questo abbiamo preteso un supplemento di visura, una presa di coscienza, sapendo che da oggi dovrà esserci un’azione straordinaria, anche interforze”.