Insediamento Gpl al Porto di Ortona, arriva il No dell’Autorità Portuale. Castiglione «abbiamo portato a casa un altro importante tassello».
Il sindaco Leo Castiglione annuncia con soddisfazione che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale ha dato «parere sfavorevole in ordine alla valutazione dell’istanza presentata dalla società Seastock S.r.l.» per la realizzazione di un deposito di 25mila metri cubi di Gpl nel porto di Ortona.
L’Autorità di Sistema presieduta da Rodolfo Giampieri, competente al rilascio della concessione demaniale, interpellata dal Ministero dello Sviluppo Economico, lo scorso 27 settembre attraverso il suo Comitato di Gestione ha approvato una relazione tecnico-amministrativa che mette in evidenza le sostanziose incongruenze del progetto presentato dalla società del Gruppo Tosto srl e relativo a un deposito di ricezione, stoccaggio e scarico di Gpl nell’area a nord dello scalo ortonese.
«Una decisione importante per la comunità ortonese – sottolinea il sindaco Castiglione – che conferma l’indirizzo avviato sin dai primi giorni dalla nostra amministrazione con la revoca della ormai famosa delibera di giunta del novembre 2016 con cui l’allora amministrazione D’Ottavio “manifestava pubblico interesse” al progetto. Una decisione che conferma anche l’efficacia delle nostre azioni con gli incontri prima al Ministero di Roma a metà luglio e poi presso il Comitato Tecnico Regionale, per rimarcare le insufficienze progettuali soprattutto legate alla questione del traffico veicolare e ferroviario e alle linee di sviluppo dello scalo ortonese. Incontri che qualche consigliere comunale ha prematuramente bollato come “pellegrinaggi”. Voglio però chiarire che questo è un primo passo ottenuto grazie anche al lavoro dei miei collaboratori, tra cui l’ingegnere Tommaso Giambuzzi, continueremo a monitorare i prossimi passaggi dell’iter autorizzativo».
Il procedimento infatti si compone di tre filoni: quello per il rilascio della concessione demaniale che dopo la riforma del sistema delle autorità portuali è passata dalla Capitaneria di porto di Ortona all’Adsp di Ancona; il procedimento autorizzativo incardinato presso il Ministero dello Sviluppo Economico e quello relativo al rilascio del Nulla Osta di fattibilità tecnica curato dal Comitato Tecnico Regionale della Direzione regionale dei Vigili del fuoco.
Entrando nello specifico la delibera del comitato di gestione votata all’unanimità segnala una sostanziale incompatibilità del progetto sia secondo il Piano Regolatore Portuale vigente che quello adottato nel giugno 2015; una carenza progettuale sull’impatto del traffico stradale che nei periodi di massima attività prevede il passaggio giornaliero di 61 veicoli, nonché una indeterminatezza progettuale a riguardo delle opere di innesto tra i binari che dal deposito dovrebbero congiungersi alla rete ferroviaria esistente. Insufficienze che giustificano il parere sfavorevole alla richiesta di concessione cinquantennale fatta dalla Seastock.
«Un aspetto politico che voglio evidenziare – continua il Sindaco – è il voto unanime del Comitato di cui fa parte anche Tommaso Coletti che evidentemente ha compreso le ragioni di una comunità e non più solo quelle di pochi amministratori. Infine rivolgo un invito all’imprenditore per fare un passo indietro, l’amministrazione non vuole impedire l’attività di impresa purché essa sia compatibile con lo sviluppo e sicurezza dell’intera comunità».