A Giulianova la Cisl di Teramo celebra il 25 aprile omaggiando “le vittime di ieri e di oggi” e invocando la pace
Condividendo l’appello per il 25 aprile, formalizzato con l’adesione della Cisl nazionale al Forum delle associazioni antifasciste e della resistenza, anche da Teramo parte l’appello a sostenere lo spirito e la lettera della Costituzione, di cui ricorre il 75° anniversario dell’entrata in vigore, che disegna una Repubblica parlamentare, antifascista, una e indivisibile, dando forma alle speranze e ai sogni di futuro di quanti combatterono e diedero la vita.
«Per queste ragioni pensiamo che i valori dell’antifascismo e della Resistenza, incarnati nella Costituzione, non siano mai stati così attuali come oggi: è bene che libertà e liberazione, piena democrazia ed eguaglianza sociale, lavoro, pace, solidarietà orientino le Istituzioni della Repubblica e la vita quotidiana dei cittadini», si legge nella nota della Cisl. «Purtroppo a distanza di 109 anni, dal primo conflitto mondiale, facciamo i conti con una realtà in cui la guerra e la violenza, sono ancora “di casa”. Per questo con l’iniziativa odierna si intende richiamare l’attenzione anche sulle tante guerre ancora in corso, a partire dalla martoriata Ucraina fino ai tanti conflitti dimenticati che insanguinano l’intero nostro pianeta.
Accogliendo l’appello di Papa Francesco a “perseverare nell’invocare il dono della Pace per tutto il mondo”, la Cisl di Teramo condivide la necessità di essere sempre più schierati per la pace. Occorre lavorare per creare una cultura che fermi il dilagare delle oppressioni, che identifichi le strade della concordia, individui gli strumenti per risanare le ferite, che nel rispetto delle identità e delle diversità, definisca valori comuni attorno a cui costruire i nuovi modelli di società-comunità, dove nessuno sia o si senta scartato, riconoscendo il diritto alla pace per ogni persona e per ogni popolo.
Come Cisl di Teramo abbiamo quindi deciso di deporre dei fiori a Giulianova, nei pressi del monumento “ai caduti durante la I e II guerra mondiale”, sul lungomare Zara e con un “lancio” di fiori dal porto. Intendiamo rendere omaggio a tutti coloro che sono morti per “la difesa della Libertà” e ai tanti bambini, donne e uomini che hanno perso la vita, lasciando i propri paesi di origine alla “ricerca della Libertà”. Abbiamo voluto così raccogliere l’invocazione alla pace, scritta sul volto delle tante madri, dei profughi e delle famiglie in fuga, omaggiando le vittime di ieri e di oggi.»