Ovunque in Abruzzo hanno celebrato una giornata che segna ancora oggi la storia di un popolo. In tanti a Città Sant’Angelo hanno celebrato il 25 aprile organizzandosi autonomamente in assenza di iniziative istituzionali. Ovunque in Abruzzo hanno celebrato una giornata che segna ancora oggi la storia di un popolo
Ragazzi, maestri e associazioni, alla presenza, tra gli altri, del vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo Antonio Blasioli, hanno attraversato le vie del paese intonando canti di pace e Resistenza e hanno raggiunto l’ex Manifattura Tabacchi, edificio che nel periodo dal 1941 al 1944 fu utilizzato come campo d’internamento per oppositori politici e indesiderati al regime. I cittadini hanno ricordato come la popolazione angolana si distinse, così esponendosi alle ritorsioni delle truppe nazifasciste, accogliendo in casa e aiutando sfollati, ex internati e fuggiaschi. Per questo Città
Sant’Angelo è ricordata come il “Paese della gente buona” ed è stata insignita della medaglia d’argento al valor civile.
Fu catturato in terra straniera dai nazifascisti e, rifiutando di arruolarsi con il loro esercito, venne internato. Nel corso della cerimonia del 25 aprile Pratola Peligna ha ricordato Vittorio Mondazzi, pratolano che non esitò a sacrificare la propria vita per difendere alcuni commilitoni. Fu liberato soltanto dopo mesi di sofferenze, ma scelse di proseguire la lotta di Resistenza al nazifascismo, sacrificandosi fino alla morte, per difendere alcuni compagni. Il suo esempio di fierezza e coraggio, a difesa della libertà e della democrazia, è stato premiato con la medaglia di bronzo al Valor Militare, posta sul Gonfalone del Comune dal ministro della Difesa il 24 maggio del 2019. La cerimonia si è tenuta davanti al monumento della Brigata Maiella nella villetta comunale.