Misteriosa moria di pesci nei canali del Fucino: una ventina di quintali di carpe galleggia in superficie nei corsi d’acqua artificiali. Si teme il rischio igienico-sanitario. Indagano i carabinieri forestali.
Rifiuti e una strana schiuma galleggiano nei canali compresi tra Borgo Ottomila di Celano e il Madonnone dell’Incile ad Avezzano, insieme a una ventina di quintali di carpe morte. La segnalazione era stata fatta già nei giorni scorsi dagli ambientalisti e ha consentito l’avvio dei controlli dei carabinieri forestali, dei tecnici dell’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) e delle guardie ecozoofile. I prelievi effettuati dal personale dell’Arta in tre diversi punti hanno rilevato una sufficiente presenza di ossigeno nell’acqua, per cui le cause della strage sarebbero da attribuire a un possibile caso di inquinamento, causato da un eventuale sversamento di qualche sostanza tossica. Per avere delle certezze bisognerà però attendere i risultati delle analisi.
L’acqua dei canali del Fucino viene utilizzata per irrigare i campi, per cui il timore è quello di una possibile ripercussione igienico-sanitaria sulla popolazione.
Intanto i carabinieri forestali hanno avviato delle indagini e presto consegneranno un rapporto dettagliato in procura.