Sul progetto dell’estrazione di gas dal lago di Bomba il Ministero dell’Ambiente avrebbe concesso una sospensione del procedimento. A darne notizia sono le associazioni Forum H2O e Nuovo Senso Civico.
Dopo il documento dell’ISPRA che ne ha già evidenziato le carenze progettuali, le associazioni chiedono che si stacchi subito la spina all’intervento, già bocciato dalla VIA regionale e dal Consiglio di Stato:
“Non bastavano le continue integrazioni progettuali sul progetto dei petrolieri della CMI Energia per l’estrazione di gas a Bomba; ora arriva anche la concessione, avvenuta ieri, della sospensione per 45 giorni del procedimento di VIA. Il tutto per un progetto in cui la tempistica della procedura di legge è completamente saltata con integrazioni documentali depositate fuori tempo massimo; la sospensione del procedimento decisa senza spiegarne i motivi al pubblico. La motivazione non è stata resa pubblica perché i funzionari ministeriali si guardano bene dal pubblicare sul sito WEB la corrispondenza e i provvedimenti nonostante sia obbligatorio in base alla recente modifica del decreto sulla VIA del 2017. La “piccola” regione Abruzzo, per dire, ha introdotto queste forme basilari di trasparenza già da un paio di anni per i procedimenti di competenza regionale. Non vorremmo che si stia dando altro tempo ai petrolieri per ulteriori integrazioni dopo l’arrivo del durissimo documento dell’ISPRA che ha trovato enormi carenze negli studi depositati dall’azienda, in gran parte le stesse che abbiamo evidenziato fin dall’inizio di un procedimento avviato ben due anni fa, il 28/06/2016. Dobbiamo solo sperare che non sia questa la motivazione alla base del provvedimento. Infatti abbiamo ormai perso il conto delle integrazioni progettuali accettate dal Ministero su un intervento addirittura bocciato dalla VIA regionale e dal Consiglio di Stato e ora ripresentato a livello centrale solo grazie allo Sblocca Italia renziano. La UE ha ribadito più volte che un progetto carente (e tutte queste continue integrazioni sono del tutto indicative sulla qualità del progetto presentato) non deve essere neanche esaminato ma rispedito al mittente o bocciato, anche per non far perdere tempo alle amministrazioni e ai cittadini. Lo dice anche la logica e la nostra Costituzione. Auspichiamo che il Ministro Costa tra i primi provvedimenti bocci questa progetto e più in generale ponga prioritariamente mano alla struttura ministeriale assicurando un totale cambio di passo nella trasparenza e partecipazione del pubblico nelle procedure di VIA, a partire dalle pubblicazioni e dal modo di lavorare della Commissione VIA nazionale e dei funzionari”.