Lunedì si conosceranno i risultati sulle analisi dell’istituto zooprofilattico per la vicenda delle tossinfezioni alimentari nelle scuole di Pescara. Oggi in Comune conferenza stampa per fare il punto sulla situazione.
La verità sul Campylobacter arriverà lunedì, quando l’istituto zooprofilattico renderà noti i risultati delle analisi effettuate sui cibi sequestrati nei centri di cottura, gestiti dall’associazuione temporanea di impresa, formata dalla Cir Food e da Bioristoro Italia, finiti sotto la lente d’ingrandimento della magistratura per la questione delle tossinfezioni alimentari da cui sono stati colpiti circa duecento bambini delle scuole materne ed elementari di Pescara che hanno usufruito del servizio di mensa scolastica.
Per far luce sulla vicenda e sui provvedimenti presi, oggi pomeriggio è stata convocata una conferenza stampa nella sala giunta dal sindaco di Pescara e dal suo esecutivo. Alla conferenza preso parte oltre al sindaco Marco Alessandrini, gli assessori all’istruzione e all’ambiente Giacomo Cuzzi e Simona Di Carlo, i membri della giunta e della maggioranza e la dottoressa Elisabetta Di Giannatale, responsabile del centro di referenza per il Campylobacter dell’istituto zooprofilattico, Lorenzo Livello, direttore tecnico dell’Aca, e il dottor Antonio Caponetti, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Pescara.
Secondo l’assessore comunale all’istruzione, Giacomo Cuzzi, a Pescara è “psicosi da acqua”, creatasi dopo il comunicato diffuso ieri dalla società che gestisce le mense scolastiche, in cui, secondo Cuzzi, “tra le righe si dava la colpa all’acqua” per la tossinfezione alimentare che ha interessato circa 180 bimbi iscritti in diverse scuole.
“Dopo quel comunicato e visti i titoli sui giornali in molte scuole, per precauzione, non è stato possibile consumare acqua”, ha dichiarato l’assessore Giacomo Cuzzi.
“Non vi è nessuna implicazione delle acque rispetto al fenomeno dell’intossicazione alimentare, da un lato per la natura stessa del batterio, il Campylobacter, e dall’altro anche alla luce di una serie di risultati frutto di controlli eseguiti sia dall’amministrazione che dal gestore idrico”, ha sottolineato il sindaco Marco Alessandrini.
Intanto su disposizione della procura di Pescara, tutti i centri cottura che servono le mense delle scuole cittadine sono stati posti a sequestro. Al momento risultano quattro indagati, tra cui Chiara Nasi, presidente di CirFood, che gestisce il servizio di refezione scolastica in ati con BioRistoro Italia. I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose. In particolare il decreto di sequestro riguarda i “centri cottura siti a Pescara rispettivamente in via Fonte Romana, via Lago di Borgiano, via Milano, nonché, a campione, i contenitori per acqua potabile presso i locali di refezione scolastica dei plessi relativi agli istituti comprensivi di Pescara 1, 2, 4, 5 e 8”.
Frattanto il Comune di Pescara, con delibera di giunta licenziata oggi, ha sospeso le iscrizioni al servizio di refezione scolastica per l’anno scolastico 2018-2019, il cui avviso era stato pubblicato lo scorso 31 maggio. La decisione è arrivata dopo l’ordinanza di sospensione delle mense scolastiche, che per ora non riapriranno. Il sindaco, Marco Alessandrini, e l’assessore all’Istruzione, Giacomo Cuzzi, garantiscono comunque che per il prossimo anno scolastico il servizio di refezione verrà erogato.
Tra quattro giorni si conosceranno i primi risultati degli accertamenti in corso, a partire da oggi, all’istituto zooprofilattico sui campioni sequestrati nei centri cottura che servono le mense delle scuole di Pescara. Lo ha detto Elisabetta Di Giannatale, responsabile del centro di referenza per il Campylobacter all’istituto zooprofilattico, evidenziando che “in un’acqua resa potabile per clorazione il Campylobacter non sopravvive” e spiegando che è più probabile che la contaminazione sia avvenuta attraverso il cibo. In caso di risultati positivi, verrà effettuata una comparazione di tipo genetico: “Verrà sequenziato il Dna dei batteri per dire se sono gli stessi che hanno infettato i bambini”.
In particolare, l’Izs, nelle sedi di Pescara e Teramo, sta analizzando campioni di pasti test, campioni di acqua e tamponi eseguiti sulle superfici dei centri cottura. Relativamente alla diffusione del batterio, Di Giannatale ha sostenuto che “se guardiamo ai casi europei la maggior parte è provocata da pollo e carne bianca”.
Domani l’istituto superiore di sanità sarà a Pescara per un confronto con la Asl. Lo ha annunciato il direttore del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria di Pescara, Antonio Caponetti, che ha parlato di un lavoro “non semplice”, perché “si tratta di un batterio molto labile e potrebbe essere difficile trovarlo negli alimenti”.
Il direttore poi ha ripercorso le attività che si stanno portando avanti insieme ai carabinieri del Nas e all’istituto zooprofilattico.
“Procediamo con l’indagine epidemiologica – ha affermato – stiamo valutando tutto, come i cibi consumati nella settimana, le persone ricoverate e i vari controlli su tutti i soggetti coinvolti. Metteremo tutto insieme; è un lavoro corposo perché ci sono circa 800 interviste da fare”.
In conferenza stampa intanto il sindaco Marco Alessandrini ha sottolineato la volontà da parte del comune di “chiudere con questi signori”, aggiungendo: “Siamo fiduciosi che questo possa avvenire, ma abbiamo bisogno di riscontri scientifici”.
L’assessore all’istruzione e alle mense, Giacomo Cuzzi, ha parlato di “atteggiamenti non seri e poco corretti. Daremo mandato alla nostra avvocatura interna per verificare le vicende, le responsabilità e gli atteggiamenti successivi”.
“Questo incontro è stato organizzato per sgombrare il campo da paure e da equivoci a proposito dell’acqua”, ha dichiarato il sindaco Alessandrini. “Quanto accaduto dà il senso degli interessi in ballo, ma noi facciamo l’interesse pubblico e andiamo avanti. Ci dicono che saranno necessarie indagini approfondite e aspetteremo gli esiti degli accertamenti, ma mi sembra che il quadro vada componendosi in una determinata direzione. Il nostro obiettivo è garantire dalla riapertura dell’anno scolastico e, in particolare, da ottobre, un nuovo servizio mense in cui non vi siano queste anomalie, perché l’intossicazione alimentare di 180 bambini è una cosa molto grave”.
“Per me, non solo per la vicenda, ma anche per le condotte successive e per gli atteggiamenti atti a gettare la palla in tribuna e creare confusione il rapporto di fiducia si è consumato”, ha aggiunto l’assessore Giacomo Cuzzi. “Lo dico da assessore e da zio di una bimba che è stata male: se dipendesse da me li caccerei a calci domani mattina”.