Il 14 giugno si celebrerà la giornata mondiale del donatore di sangue: l’impegno della Asl di Pescara e delle associazioni di volontari per sottolineare l’importanza della donazione.
“Sii disponibile per qualcun altro. Dona sangue e condividi la vita”: è questo lo slogan scelto dall’organizzazione mondiale della sanità per la giornata mondiale del donatore 2018.
I consumi di sangue continuano a mostrare un trend in aumento con l’Italia che registra un +3,7% nel 2016. La maggiore richiesta di quantità di sangue ed emocomponenti deriva anche dai nuovi successi terapeutici, come cure sempre più aggressive, interventi chirurgici complessi e procedure trapianto logiche, che necessitano di cure di supporto, tra le quali la terapia trasfusionale è sicuramente indispensabile.
Tuttavia, di contro alle necessità, i dati nazionali relativi ai donatori di sangue, registrano nel tempo un piccolo ma continuo decremento del numero dei donatori, confermati anche in Abruzzo e nella provincia di Pescara con un -3% negli ultimi due anni (2016 / 2017).
A registrare la maggior attività regionale nell’urgenza-emergenza è la ASL di Pescara, che ha l’unico dipartimento regionale di ematologia che da solo consuma oltre il 50% degli emocomponenti prodotti, pur riuscendo a mantenere la propria autosufficienza trasfusionale, grazie anche a una strategia di controllo dei consumi, mediante l’applicazione di una stretta valutazione dell’appropriatezza trasfusionale e all’introduzione di un ambulatorio dedicato al patient blood management.
In questo modo l’area della provincia di Pescara non deve attingere alle oltre 2.000 unità di globuli rossi che la Regione Abruzzo è costretta a importare da altre Regioni per garantire la risorsa di sangue ai propri pazienti.
Nella consapevolezza di quanto sia prezioso il sangue, la Asl di Pescara vuole sottolineare l’importanza della giornata mondiale del donatore di sangue e ringraziare coloro che, con grande generosità, condividono questo dono semplice ma di grande di valore.
“Uno degli aspetti che ci rende orgogliosi è l’aver registrato un 12% in più di nuovi donatori nell’ultimo biennio nella fascia di età più giovane (18-25 anni): un dato ancor più confortante, se pensiamo che nello stesso periodo il numero totale dei donatori è diminuito del 3%”, ha dichiarato Patrizia Accorsi, direttore dell’ UOC di medicina trasfusionale nell’ambito del dipartimento di ematologia, medicina trasfusionale e biotecnologie della ASL di Pescara. “Per questo è indispensabile ringraziare le associazioni dei donatori di sangue (FIDAS-Pescara, AVIS provinciale Pescara e Croce Rossa Italiana) che stanno lavorando soprattutto con i più giovani”.
L’associazione FIDAS-Pescara ha confermato anche nel 2017/18 i programmi di sensibilizzazione nelle scuole; la comunicazione diretta ha determinato nel tempo, oltre a un numero crescente di nuovi check-up, un maggior coinvolgimento dei ragazzi, che sono stimolati a partecipare a un concorso tra le scuole, che mette in evidenza capacità e predisposizioni che vanno al di là dello studio delle materie scolastiche.
Inoltre nel 2017 l’associazione FIDAS Pescara ha dato l’avvio a un primo progetto di alternanza scuola-lavoro con il liceo scientifico Galileo Galilei di Pescara, per avvicinare e sensibilizzare i giovani al mondo del volontariato, oggi chiamato a svolgere un ruolo attivo di supporto alle attività istituzionali.
L’associazione AVIS provinciale Pescara, sempre sottolineando l’importante coinvolgimento dei giovani, ha inoltre avviato un progetto sul territorio provinciale dal titolo “Lo dico con un murales”: il primo già stato realizzato a Collecorvino è “Dona il futuro” con due gocce di sangue tra i pianeti dello spazio e tante gocce rosse e blu. L’associazione ha inoltre concretizzato una lodevole iniziativa per avvicinare i giovani della scuola primaria mediante corsi di alfabetizzazione alla disciplina degli scacchi. Infine ha dato vita al progetto “Ensemble Bandistico”, volto a tutelare la storica tradizione bandistica locale e orientato principalmente alla formazione musicale dei giovani musicanti.
“Educare i giovani alla condivisione del dono credo che sia il primo gradino per costruire una società civile, aperta agli altri e in grado di dare risposte concrete alle crescenti necessità di salute”, ha aggiunto la dottoressa Accorsi. “Oggi avere un pensiero speciale per tutti i donatori a nome dei pazienti della AUSL di Pescara credo sia un gesto doveroso, per ricordare a tutti che contribuire al benessere degli altri ci arricchisce.”