Consiglio regionale d’Abruzzo, ok a doppia preferenza di genere

Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato all’unanimità la proposta di legge che introduce la doppia preferenza di genere. Il progetto di modifica della legge elettorale regionale è dei consiglieri Sclocco, Paolini, Di Pangrazio, Febbo.

 

Fino ad oggi l’Abruzzo ha scontato un clamoroso ritardo nel conformarsi alla norma nazionale, visto che sono passati quasi 10 anni dalla prima introduzione della doppia preferenza di genere (Campania, 2009). Significativa l’approvazione unanime di questo progetto di legge, una battaglia politicamente trasversale e ispirata alla Costituzione che invita alla rimozione degli ostacoli sulla via delle piena parità tra uomini e donne.

La novità è stata commentata dall’assessore Silvio Paolucci:

“L’introduzione della doppia preferenza di genere è da sempre una battaglia del Partito Democratico e oggi l’Abruzzo rafforza il ruolo delle donne nelle istituzioni dando il via libera ad un apposito progetto di legge firmato anche dal presidente Giuseppe Di Pangrazio e condiviso da tutti i consiglieri del Pd. Il nuovo testo prevede che l’elettore esprima il suo voto per una delle liste circoscrizionali tracciando un segno nel relativo rettangolo o esprimendo uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome, ovvero il nome e cognome di uno o due dei candidati presenti nella medesima lista. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa
lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Le pari opportunità sono un cavallo di battaglia delle politiche del Partito Democratico e oggi l’ Abruzzo apre le porte delle istituzioni regionali anche alle donne, assicurando con il nuovo meccanismo elettorale una maggiore rappresentanza di genere in aula. Ci riteniamo soddisfatti e auspichiamo che vi siano altre iniziative che consentano alle donne di raggiungere in ogni ambito, da quello sociale, politico, culturale, lavorativo, la piena affermazione del proprio ruolo”.

Qui il commento dei consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri:

“L’introduzione della doppia preferenza di genere e la salvaguardia delle indennità di rischio dei medici di base diventano oggi, attraverso l’approvazione di due specifiche Leggi regionali in Consiglio regionale, risposte concrete e vere di cui siamo orgogliosi e soddisfatti. L’assise regionale ha finalmente recepito un obbligo costituzionale di legge modificando la nostra legge elettorale inserendo la parità di rappresentanza di genere. Seppur sottolineiamo con rammarico come questo Governo regionale ben poco abbia fatto in materia di sociale e politiche di tutela alla maternità, asilo nido e parità di genere, con tale emendamento invece le donne avranno la possibilità di accrescere la possibilità di essere elette nelle istituzioni regionali con la rappresentanza di genere in aula. Inoltre – continuano Febbo e Sospiri – nella seduta odierna approviamo in maniera convinta anche la Legge con la quale, dopo un anno, andiamo finalmente a tutelare le indennità di rischio dei medici di base che non dovranno più restituire alle Asl di appartenenze le spettanze percepite dal 2006. Finalmente si chiude oggi una vicenda gestita con scarsa attenzione. La sanità territoriale oggi può tornare a lavorare in maniera più serena e con qualche certezza in più”.

Qui il commento dell’assessore alle Politiche Sociali Marinella Sclocco:

 

“È stata approvata questa mattina in Consiglio regionale la legge sulla doppia preferenza di genere che di fatto garantisce in Abruzzo l’adeguamento alla normativa nazionale sull’equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali (L.20/2016). Mi sembra quasi un sogno. Dopo 6 anni dalla presentazione della mia legge sulla doppia preferenza di genere e dopo i tanti rinvii, finalmente oggi l’Abruzzo si è adeguato alla normativa nazionale vincendo una grande battaglia di civiltà. Il mondo femminile vive da sempre in un’eterna lotta: quella per ottenere gli stessi diritti degli uomini. E per quanto reputi antipatico e perfino svilente per una società parlare di quote e preferenze di genere, la legge sulla doppia preferenza certamente aiuta e aiuterà a promuovere il principio delle pari opportunità. È pacifico, a livello nazionale ed europeo, che l’introduzione di tali strumenti elettorali accresce la presenza delle donne nelle Istituzioni sino al 30%, e questo non può essere che un successo democratico e rappresentativo. In questi anni supportare questa causa è stato per me uno stimolo, non solo per sconfiggere i datati stereotipi che si attribuiscono alle donne, ma perché è interesse collettivo costruire una società lungimirante e capace di salvaguardare i diritti e l’uguaglianza sostanziale dei cittadini. Approvando questa misura garantiamo l’eguaglianza e l’equilibrio nei meccanismi rappresentativi e non posso che esserne orgogliosa”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

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