Tre cuccioli di orso bruno marsicano, nati quest’anno, sono stati avvistati nel Parco nazionale della Majella, in Abruzzo. Nell’area protetta i plantigradi sono almeno 13.
A comunicare il felice avvistamento è stato l’ente parco sulla propria pagina Facebook. “Dopo la femmina con due cuccioli di cui nel 2014 era stata accertata la presenza nel settore settentrionale, questa volta i cuccioli di orso nati all’interno del Parco sono addirittura tre. La verifica di alcune segnalazioni pervenute agli uffici dell’Ente negli ultimi 10 giorni ha permesso di accertare e confermare questo importantissimo evento. Si tratta di tre cuccioli nati nel 2018, che da pochi giorni sono usciti dalla tana e che ora insieme alla loro madre hanno iniziato a frequentare i boschi e le radure del Parco in cerca di cibo”.
Nel Parco Nazionale della Majella ci sono almeno 13 orsi bruni della sottospecie marsicana, che da alcuni anni vivono in modo sempre più stabile al suo interno, di cui almeno due femmine riproduttive. Le ultime stime parlano di una popolazione complessiva di 50 individui di questa sottospecie, la maggior parte nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
“Fondamentale e indispensabile è ora garantire la massima tranquillità e sicurezza ai nuovi nati, che resteranno con la madre ancora per un anno”, scrive l’ente parco della Majella. “Va quindi assolutamente evitata ogni forma di disturbo e se si ha la fortuna di incontrare questa nuova famiglia durate una escursione nel Parco, è fondamentale rimanere sul sentiero o sulla strada, senza mai provare ad avvicinarsi, ma piuttosto allontanandosi lentamente”.
“Dal parco della Majella è giunta una bellissima notizia: è stata verificata e confermata la nascita di tre piccoli di orso marsicano, che da pochi giorni hanno iniziato a uscire all’esterno della loro tana”, ha affermato il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, commentando la notizia diffusa dal Parco Nazionale della Majella via Facebook. “Un segnale di grande successo per gli sforzi in atto da anni per la conservazione e la tutela dell’orso marsicano, che sembrava in via di estinzione”.