Chieti, Sicari :”il Teatro Marrucino non chiuderà”. Ne è sicuro il Presidente del CdA del teatro Marrucino, l’Avvocato Cristiano Sicari il quale non crede alle notizie diffuse stamani sugli organi di stampa circa una diminuzione dei contributi economici elargiti dalla Regione Abruzzo.
Secondo quanto riportato stamani dagli organi di stampa, la Regione Abruzzo avrebbe manifestato la volontà di ridurre i propri contributi da 350/400 mila euro degli anni passati ad appena un decimo di tale contributo per la prossima stagione. E’ una notizia, che se rispondesse alla realtà avrebbe comportato la chiusura dell’attività lirica e più in generale artistica del Teatro, ha sottolineato il Presidente Cristiano Sicari.
“Ho ricevuto assicurazioni da parte del Consigliere, Paolo De Cesare, che la Regione, attraverso il suo Presidente, non ha manifestato nessuna volontà di ridurre i contributi. Nei prossimi giorni, ha affermato ancora il Presidente del Cda, incontrerò il Presidente Luciano D’Alfonso per definire tutti gli aspetti inerenti i finanziamenti”.
Per la Stagione annuale del Marrucino, lo ricordiamo, è necessario circa un milione di euro. tale somma viene garantita dai contributi del Ministero della Cultura, dalla regione e dal Comune di Chieti.
Le dichiarazioni del consigliere regionale Camillo D’Alessandro
“Sui contributi pubblici per la cultura va fatta un’operazione chiarezza affinché non vengano diffuse inesattezze. Per il 2016 ci sono sul FURC 880 mila euro oltre a 50 mila euro per i grandi eventi: si tratta di somme minori rispetto al passato ma è chiaro che si imponeva una razionalizzazione considerati i tagli drastici dei trasferimenti governativi. Chi gestisce oggi un’istituzione culturale sa che bisogna sapersi organizzare con entrate diverse poiché la disponibilità di risorse pubbliche è diminuita notevolmente. Non ripeteremo certo gli errori del recente passato, quando i fondi venivano dati a pioggia (se andava bene) o agli amici degli amici, con conseguenze note a tutti.”
Il commento del direttore del Dipartimento cultura della Regione, Giancarlo Zappacosta
“Il teatro Marrucino di Chieti l’anno scorso ha ottenuto dalla Regione 300mila euro: 150mila euro dalla compartecipazione regionale al FUS (Fondo unico dello spettacolo, di provenienza ministeriale) e 150mila euro attraverso la legge regionale 35/2015. Inoltre, i bandi della Regione Abruzzo sono pronti sin da aprile ma occorre che il Ministero delle attività culturali vari il FUS poiché il nostro Fondo unico regionale per la cultura (FURC) va in parallelo con le assegnazioni fatte a livello ministeriale.”
L’intervento del consigliere regionale Mauro Febbo
height=315“Sull’evidente pasticcio relativo all’assegnazione dei fondi alla Cultura, sono arrivate le puerili e inconsistenti giustificazioni da parte dell’ex sottosegretario D’Alessandro, ormai portavoce ufficiale del presidente, e del direttore Giancarlo Zappacosta”. E’ quanto dichiara Mauro Febbo presidente della Commissione di Vigilanza della Regione che spiega: “In primis conosco perfettamente la Legge regionale n.35/2015 in quanto proprio in sede di approvazione presentai un emendamento che assegnava fondi in favore delle piu’ importanti Istituzioni culturali regionali come Marrucino, Isa, Tsa ecc. La mancanza di risorse da destinare alla Cultura – aggiunge Febbo – e’ figlia della sciagurate decisioni operate a piu’ livelli, nazionale e regionale, dalla filiera politica del centrosinistra le cui scelte si stanno rivelando sempre piu’ fallimentari. Consiglierei a D’Alessandro di convincere il presidente D’Alfonso, tanto avvezzo a prendere carta penna per rivolgersi ai “piani alti” come ha fatto con Obama, a scrivere una lettera anche al Ministro Franceschini rivendicando la necessita’ di fondi”. “Non comprendo – rimarca Febbo – perche’ questo governo regionale riesca a trovare i fondi solo in alcuni casi mentre per la cultura guarda caso non c’e’ nessuna possibilita’. Per questo in occasione del prossimo Consiglio regionale presentero’ una variazione di Bilancio proprio per ricercare tali risorse nei fondi della Fira”.