Deceduto da 41 anni ma non per l’INAIL. Sicuramente saranno rimasti sconcertati ed esterrefatti i familiari di Mariano Mariani, titolare di un frantoio a Faiano, una piccola frazione a pochi chilometri da Montorio, nel vedersi recapitare una lettera di accertamento del 1976 da parte dell’INAIL di Teramo.
E già perché, nel frattemtpo, il loro congiunto era passato a miglior vita da oltre 40 anni. Mariano Mariani è deceduto infatti nel 1975 e l’INAIL nei giorni scorsi ha richiesto tramite posta un certificato di cessazione di attività per definire il rapporto assicurativo. A ricevere la missiva nei giorni scorsi, il nipote dell’anziano deceduto, omonimo del nonno che non ha mai avuto la possibilità di conoscere. Ci sono voluti oltre 40 anni ai “solerti” impiegati dell’ Istituto Previdenziale per accorgersi della mancanza di un certificato. Storie di ordinaria burocrazia che danno il senso di come a volte la macchina burocratica presenti delle falle enormi ed inspiegabili per il contribuente.