Pescara, controlli e videocamere per la sicurezza. Aumenta il senso di disagio e la richiesta di maggior sicurezza a Pescara da parte di commercianti e semplici cittadini. La microcriminalità, sempre più dilagante, fa accrescere il senso di impotenza e vulnerabilità della gente onesta. Commercianti e cittadini chiedono una maggior presenza delle forze dell’ordine ed un maggior controllo delle vie cittadine.
Pescara, è stato detto è come il far west. Malviventi e criminali agiscono indisturbati svaligiando e danneggiando negozi ed attività commerciali, ladri che si introducono nelle abitazioni private ed auto rubate. L’esasperazione ha spinto i rappresentanti delle associazioni di categoria a lanciare l’allarme e chiedere interventi mirati a contrastare tale fenomeno. “I cittadini pescaresi sempre di più si dicono pronti a difendersi da soli e questo può diventare estremamente pericoloso”. Il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, Massimiliano Pisani, interviene sul fenomeno e lancia alcune proposte.
“Difendere re i commercianti – osserva il presidente – significa, infatti, anche tutelare il turismo: se un turista oggi cerca la parola ‘Pescara’ su qualunque motore di ricerca il risultato non saranno più le bellezze che contraddistinguono il nostro territorio, ma un vero e proprio ‘bollettino di guerra’, con il risultato che gli utenti scelgono località più sicure. Non una città in cui, quando cala la notte, scatta un ‘tacito coprifuoco’, dovuto alla paura di residenti e commercianti di essere derubati o rapinati”.
L’associazione torna quindi a chiedere a gran voce “l’istituzione di un tavolo di confronto permanente, che coinvolga tutte le forze di polizia, gli enti locali e le associazioni, al fine di porre in essere iniziative immediate sul problema sicurezza. Apprezziamo il costante sforzo ed impegno delle forze dell’ordine, conclude il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, che hanno mezzi limitati; tre pattuglie per un’area vasta come quella metropolitana, sono davvero insufficienti ”.