Il Tribunale di Chieti ha dichiarato nulla l’archiviazione del procedimento aperto dalla Procura della Repubblica in seguito alla denuncia per usura presentata da un imprenditore teatino nei confronti di una banca.
La vicenda è stata divulgata dall’associazione ”Sos Utenti” che ha assistito l’imprenditore, il quale nel marzo del 2006 aveva stipulato un contratto di mutuo per 1.500.000 euro con una banca cittadina.
“Successivamente, nel 2013 – riporta l’agenzia Ansa – la banca gli aveva pignorato i beni ipotecati chiedendogli 642.496,01 euro a fronte di un debito accertato da perizia giurimetrica stilata dal presidente onorario della Sos Utenti, Gennaro Baccile, di 154.753,10 euro. La perizia aveva accertato direttamente dal contratto di mutuo la stipula di un tasso di mora del 7,055%, a fronte del tasso soglia massimo anti usura del 5,775% vigente il primo trimestre 2006. Di qui la denuncia-querela per usura presentata dall’imprenditore presso la Procura della Repubblica di Chieti. La Procura ha chiesto l’archiviazione notificandola al denunciante ma non al suo difensore di fiducia, l’avvocato Luigi Iosa, penalista responsabile di Sos Utenti, presso il quale l’imprenditore aveva eletto domicilio per le notifiche degli atti giudiziari. Il Gip del Tribunale di Chieti, in assenza dell’opposizione da parte della persona offesa, aveva così disposto l’archiviazione definitiva della denuncia. L’avvocato Iosa, però, ha chiesto alla procura di Chieti di ripetere la notificazione presso il suo studio della richiesta di archiviazione, in quanto era stato indicato nuovo domiciliatario del denunciante. E, di fronte al diniego della procura, Sos Utenti ha inoltrato un reclamo al Tribunale Penale di Chieti che ha dato ragione al denunciante, riconoscendo la nullità del decreto di archiviazione per omessa notifica della richiesta di archiviazione al difensore della persona offesa”.