Amministratore ACA, il M5S chiede trasparenza. Un’evidenza pubblica, una commissione giudicatrice per nominare una figura sulla base della competenza tecnica ed amministrativa. E’ questa la richiesta del M5S sulla prossima nomina dell’amministratore Aca. Una posizione – sostiene il consigliere regionale Domenico Pettinari – che segna una forte rottura con le forze politiche di centro destra e sinistra che in questi giorni sono affaccendate per la nomina che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
“Noi non facciamo nomine. Non e’ la politica che deve scegliere sulla base di appartenenza figure cosi’ importanti. L’Aca e’ di tutti, l’acqua e’ un bene comune ed e’ giusto che un governo responsabile decida su criteri meritocratici e non politici, la figura di amministratore dell’Azienda dell’acqua”, commenta Pettinari. “L’Azienda per il servizio idrico in Abruzzo e’ stata teatro di importanti inchieste giudiziarie, causate da una cattiva gestione e dalle numerose nebulosita’ che hanno generato un enorme sperpero di denaro pubblico. L’azienda, ricordiamo – e’ sempre il consigliere pentastellato – ha accumulato 100 milioni di euro tra debiti e mancati crediti riscossi, per cui si e’ reso necessario un concordato preventivo, anticamera del fallimento. Arrivando fino a situazione estreme come nel caso di Bussi, uno dei capitoli piu’ tristi della storia della nostra Regione. E’ noto, infatti, che l’Aca, sotto la gestione politica ha investito somme irrisorie nel riefficientemento delle condotte idriche dei 64 comuni gestiti, incidendo negativamente sulla qualita’ delle acque. Abbiamo sempre denunciato le irregolarita’ dell’Aca, per esempio leggendo i bilanci, come li ha letti il M5S, sono riscontrabili numerose consulenze esterne, pagate cifre astronomiche, mentre l’Aca possiede l’organico necessario all’interno dell’Ente. Una Gestione scellerata, dunque – prosegue Pettinari – che ha massacrato il servizio idrico abruzzese portando un aumento tariffario sproporzionato: euro 1,50 di media a metro cubo oggi contro i 14 centesimi del 2003. L’acqua e’ un bene comune e primario, i costi di gestione devono essere contenuti puntando alla qualita’ del servizio. Pertanto chiediamo, a differenza di alcuni sindaci Pd che auspicano addirittura la ricostruzione di un costoso Consiglio di amministrazione, forse per avere l’ennesimo poltronificio a disposizione, che rimanga un amministratore unico nell’azienda e che questo amministratore sia scelto su concorso ad evidenza pubblica con criteri meritocratici da una commissione giudicante. Chiediamo, inoltre – conclude Pettinari – che in questa circostanza L’Ersi (Ente regionale Servizio Idrico) faccia un’azione di buon senso e si adoperi per consentire che all’interno dell’Aca le nostre richieste di trasparenza e meritocrazia siano attuate nel piu’ breve tempo possibile”.