Firmato l’avviso di conclusione delle indagini sugli sversamenti nel bacino idrico del Gran Sasso nel maggio 2017. Ci sono indagati, ma l’inchiesta è avvolta dal riserbo.
Diversi sarebbero comunque gli indagati, così come varie sarebbero le ipotesi di reato, tra cui quella di inquinamento ambientale. A condurre l’inchiesta è stato il procuratore capo di Teramo Antonio Guerriero (nella foto), assieme ad un pool di Pm: Greta Aloisi, Davide Rosati e Stefano Giovagnoni. Ad investigare sono stati in prevalenza i carabinieri del NOE, con la consulenza di tre superperiti nominati dalla Procura: Domenico Pianese, Sabino Aquino, e Vincenzo Belgiorno. Al centro dell’indagine anche le misure di sicurezza messe in atto nei laboratori del Gran Sasso dopo lo sversamento di quindici anni or sono per l’esperimento Borexino.