Pescara, rissa sul bus della linea 38. Ancora un episodio di violenza a bordo di un bus pubblico. Questa volta l’episodio si è verificato all’interno del bus della linea 38 che collega il centro con la zona nord a confine con Montesilvano. L’episodio, da quanto si è appreso sarebbe avvenuto a bordo del mezzo pubblico nei pressi del centro commerciale Il Globo lungo la Nazionale Adriatica Nord.
Gli agenti della Polizia di Pescara, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato un giovane 26 enne di Penne, A. P. queste le iniziali del suo nome, e D.A. J., 36 anni, dell’ Uruguay, pregiudicati, entrambi per tentata rapina aggravata in concorso, nonchè denunciati per tentato furto aggravato in concorso. Secondo quanto si è appreso gli Agenti sono intervenuti in via Nazionale Adriatica Nord al civico 201, in seguito alla segnalazione di un diverbio tra alcuni passeggeri di un autobus di linea urbana. Sul posto, gli operanti notavano un gruppo di cittadini che avevano fermato una coppia di italiani che, a dire dei presenti, poco prima, avevano derubato un giovane studente senegalese. Improvvisamente, la donna cercava di eludere il controllo allontanandosi dal posto, riuscendo a nascondere sotto un autoveicolo in sosta una borsa in pelle di colore nero con all’interno un portamonete, dei documenti personali e del denaro in contante; successivamente la sacca è stata recuperata e da un primo controllo risultava di proprietà del giovane senegalese. La coppia di italiani, noti agli operanti, un’ora prima del fatto, erano stati sorpresi a saccheggiare un negozio di alimentari e, quindi, venivano deferiti in regime di libertà per il crimine commesso. I due italiani riferivano di essere stati aggrediti dall’ extracomunitario per futili motivi e, nello specifico, la donna rifiutava di chiarire il possesso e l’occultamento della borsa. Agli agenti, lo studente senegalese riferiva di aver notato salire a bordo del mezzo pubblico i due individui, palesemente ubriachi, i quali infastidivano i viaggiatori con schiamazzi, cospargendoli con un liquido spray urticante. In particolare, lo studente asseriva di aver rimproverato la donna per la sua condotta molesta, ma per tutta risposta, veniva aggredito con una spinta ed un pugno nella parete destra della fronte, nonchè apostrofato con epiteti razzisti e denigratori, minacciato di morte ed accecato dallo spray urticante ed in fine privato del proprio cellulare marca Samsung modelloG5 e della sacca in pelle; oggetti recuperati e restituiti all’avente diritto. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati condotti presso la loro abitazione inatesa di essere processati per direttissima.