La Regione Abruzzo approva la norma che tutela e valorizza i mercati storici. Confesercenti: “Un passo avanti per le imprese del commercio ambulante e una grande opportunità per gli enti locali di rilancio del proprio territorio”.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla Confesercenti per l’approvazione in consiglio regionale d’Abruzzo della norma che introduce il riconoscimento e la tutela dei mercati storici delle città.
L’atto regionale, deliberato lo scorso 8 agosto, prevede i “mercati a valenza storica”, in cui l’attività mercatale è svolta da almeno 50 anni, i “mercati a valenza storica di tradizione” che abbiano origine attestata e documentabile risalente ad almeno 100 anni prima e i “mercati di particolare pregio” in cui l’attività commerciale è svolta da almeno 30 anni e che vantino particolare pregio per la tipicità o sul fronte turistico ricettivo.
“La norma sui mercati storici, oltre a riconoscere il particolare pregio dell’attività, restituisce dignità a tutti gli operatori e conferisce alle amministrazioni locali la possibilità di qualificare o riqualificare il proprio tessuto economico”, ha dichiarato Angelo Pellegrino, direttore della Fiesa Confesercenti.
In sostanza la Regione Abruzzo riconosce i mercati e le fiere di valenza storica o di particolare pregio su aree pubbliche. Per la Confesercenti questa norma è una vera e propria opportunità per i comuni che intendono rivitalizzare l’economica locale e rigenerare il tessuto urbano.
Il consiglio regionale si è dotato di uno strumento con il quale è più facile stabilire i requisiti e le modalità, ai fini dell’individuazione dei mercati di valenza storica o di particolare pregio, in collaborazione con i comuni, le organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese del commercio su aree pubbliche.
“È una magnifica cosa apprendere che la Regione abbia avuto questa sensibilità”, ha sostenuto Pietro Leonarduzzi della presidenza regionale di Confesercenti. “Siamo soddisfatti soprattutto perché la proposta della nostra associazione è partita da Sulmona e dai suoi imprenditori dirigenti, che da anni sostengono la necessità del riconoscimento storico del mercato che si svolge in una delle piazze più belle d’Italia”.
La proposta avanzata da Confesercenti è stata costruita proprio sulla base dei dati storici che indicano l’anno 1234 quale riferimento dell’istituzione del mercato e delle fiere di Sulmona, da parte dell’imperatore Federico II.
“Dare a Sulmona, ma anche ad altre città abruzzesi, la possibilità di chiedere il riconoscimento del proprio mercato su aree pubbliche significa valorizzare il territorio e attrarre sempre più visitatori e turisti”, hanno aggiunto Daniele Erasmi e Lido Legnini, rispettivamente presidente e direttore di Confesercenti Abruzzo. “Ora ci aspettiamo che le amministrazioni, dopo la pubblicazione della norma sul BURA, mettano mano alla variazione e integrazione dei propri regolamenti comunali in materia di mercati e fiere su aree pubbliche”.