Sono cominciati questa mattina gli incontri dei dirigenti e responsabili del personale dell’Accord Phoenix con i primi 11 lavoratori che saranno assunti nel giro di pochissimi giorni della fabbrica per la rigenerazione di materiali elettronici, che si è insediata all’Aquila a giugno dopo trattative durate 5 anni.
Pronta a partire, dunque, la prima fase produttiva della fabbrica che l’imprenditore inglese di origini indiane Ravi Shankar, ha voluto all’Aquila, grazie anche ai finanziamenti del 4% dei fondi per lo sviluppo provenienti dalla ricostruzione e all’appoggio di Invitalia. Questa mattina i primi incontri che non sono – come specifica l’azienda – dei colloqui, ma proprio un primo approccio propedeutico all’assunzione,e infatti a questa prima tranche di lavoratori è stat mostrata la filiera produttiva e il lavoro che andranno effettivamente a svolgere in fabbrica. Il direttore del personale Michela Santoro spiega che i lavoratori che si renderanno disponibili potranno cominciare a lavorare entro pochi giorni.
L’elenco al quale l’azienda sta attingendo è quello di 146 persone, tutti ex dipendenti del vecchio polo elettronico, che nelle settimane scorse hanno consegnato all’azienda il loro curriculum e i documenti che forniscono l’esatta situazione occupazionale. L’Accord Phoenix riassumerà in tutto 128 persone. Le modalità però con cui si sta procedendo con le assunzioni non sono piaciute ai sindacati.
Fim, Fiom e Uilm sono critici sul percorso intrapreso, diverso da quello concordato, in cui era previsto un incontro informale tra sindacati e azienda, in nome della trasparenza del processo di avvio delle attività. L’Accord Phoenix lo scorso 8 luglio ha spalancato le porte del nuovo sito per lo smaltimento di rifiuti elettronici alle istituzioni e alla stampa, mostrando i lavori di ristrutturazione e adeguamento del capannone ex Finmek e anticipando il taglio del nastro per ottobre. Per il direttore del personale Santoro non ci sono ostilità con i sindacati e non c’è da parte dell’azienda una volontà a ostacolare il dialogo che resta costante ed equilibrato, “semplicemente – precisa il direttore del personale – l’azienda ha voluto velocizzare i tempi sul fronte assunzioni, in quanto c’è l’esigenza di avviare la filiera produttiva nel più breve tempo possibile. Finalmente, dopo cinque anni di trattative, al netto delle critiche, finisce il tira e molla per tanti lavoratori in attesa di una nuova opportunità di lavoro.
Santoro precisa, inoltre, che “il personale è stato scelto dalla lista secondo le caratteristiche legate al know how precedente” e che “altri processi produttivi seguiranno a questo primo in avvio, con il coinvolgimento delle professionalità corrispondenti”.