Il lavoro della polizia municipale dell’Aquila, oltre a essere quello tipico di tutte le municipali d’Italia, ha un aggravio in più: dover far fronte alle criticità che una città in ricostruzione presenta ogni giorno, e che spesso si va a intrecciare con le indagini della Procura.
Ma la coperta delle risorse finanziarie e umane è sempre più corta e far fronte alle esigenze di un territorio comunale di 460 chilometri quadrati di estensione con un pugno di uomini – 55 per L’Aquila – non è facile. Dalle attività d’investigazione sui contributi per l’autonoma sistemazione alle verifiche degli abusi edilizi totali, fino ai controlli stradali per l’accertamento delle norme del codice stradale: questo l’impegno della municipale, come spiega il comandante Ernesto Grippo, tornato a comandare i vigili urbani del capoluogo colpito dal sisma dopo un periodo di assenza.
Per Grippo è proprio quando le cose si fanno difficili che si deve rilanciare e da settembre partirà un servizio di agenti in borghese con auto e motocivetta, mentre a breve sarà adottato un nuovo sistema di autovelox.
Il servizio del Tg8:
height=315