Renzi a Pescara, si prepara la protesta. “No Renzi, difendiamo l’Abruzzo, i diritti e la democrazia”. E’ questo lo slogan scelto dal fronte per il NO, al referendum del 4 dicembre prossimo, in vista della visita di domani, giovedì 10 novembre, di Matteo Renzi a Pescara. Il corteo a sostegno del No prenderà le mosse da Piazza Sacro Cuore alle ore 18,30 e si snoderà per le vie del centro cittadino. Critico l’ex parlamentare di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo.
Il Presidente del Consiglio sarà a Pescara, si legge in un documento delle tante associazioni e dei partiti aderenti da tutta la regione, per portare avanti la sua campagna referendaria ed il Presidente D’Alfonso, per accreditarsi, ha organizzato una serie di eventi “istituzionali” per tutta la giornata dove il premier possa raccogliere applausi e fare propaganda. Se chi governa l’Abruzzo applaude il premier, sentiamo il dovere, come cittadine e cittadini che si battono per la difesa del nostro territorio, di esprimere il nostro NO, si legge sempre nel documento. E stamani sulla questione sono intervenuti i rappresentanti del Fronte per il No. Tra questi l’ex parlamentare di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, il quale ha sottolineato che lo scopo della manifestazione di domani è quello di dare voce ai tanti no alle proposte ed alle politiche del Governo Renzi. .
Diciamo NO a chi vuole continuare a buttare soldi in opere inutili e dannose, come tanta parte di quelle contenute nel Masterplan, invece di investire nella messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, abitazioni.
Diciamo NO all’inceneritore che il Governo Renzi vuole imporre all’Abruzzo perchè siamo per la riduzione dei rifiuti e il ricilo per un’economia circolare.
Diciamo NO a chi vuole consegnare il nostro territorio ai petrolieri e alle lobbies dell’energia. In migliaia abbiamo protestato contro Centro Oli, Ombrina e altri impianti pericolosi. Ora il governo, con la modifica del Titolo V della Costituzione, espropria le regioni di ogni competenza in materia per consentire alle società petrolifere di agire indisturbate senza che i cittadini possano far pressione sulle istituzioni locali. Questa è la filosofia di un governo lobbista che ha deciso di imporci anche la realizzazione di un inceneritore. Una politica di aggressione al territorio che impone la realizzazione del mega-metanodotto Snam in zone ad altissimo rischio sismico.
Diciamo NO ai tagli alla sanità, alla modifica della Costituzione che sancisce la sepoltura del diritto alla salute come previsto dall’art.32, al trasporto pubblico e alle politiche sociali.
Diciamo NO alla precarizzazione del lavoro, al Jobs Act e ad una politica economica che produce disoccupazione e lavori sotto-pagati e senza diritti.
Diciamo NO a chi ci manda in pensione a 70 anni e ci chiede di fare un mutuo per andarci prima.
Diciamo NO alla “buona scuola” dei presidi-manager e dei finanziamenti alle paritarie. Diciamo NO ad una alternanza scuola-lavoro non formativa che sfrutta le studentesse e gli studenti, che ci manda in aziende che non rispettano l’ambiente ed i diritti dei lavoratori come McDonald’s.
Diciamo NO ai prepotenti che mettono le istituzioni al servizio dei banchieri, della finanza, dei poteri forti.
Diciamo NO a controriforme gattopardesche che non incidono su corruzione e privilegi ma tagliano democrazia.
Non possiamo che dire NO allo stravolgimento della Costituzione nata dalla Resistenza, per difendere i diritti, i beni comuni, la democrazia dall’attacco dei poteri forti e della finanza internazionale.
Per questo, si legge ancora nella nota, invitiamo tutte/i a ritrovarci GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE, alle ore 18.30, in Piazza Sacro Cuore, per esprimere i nostri tanti NO in un CORTEO nelle vie del centro cittadino che vogliamo sia una festa della partecipazione e della cittadinanza attiva e consapevole. Proponiamo a cittadine/i, comitati, associazioni, partiti, sindacati, gruppi che sono impegnati per la vittoria del NO nel referendum a partecipare con le proprie ragioni e motivazioni. Il NO e’ plurale come la democrazia che la Costituzione finora ha garantito. #AbruzzoDiceNO
Ed è stato rimosso il grande striscione di colore blu (guarda foto sotto), con la scritta bianca ‘Benvenuto’ e firmato ‘L’Abruzzo che dice Sì’, che fino a ieri campeggiava su uno dei viadotti dell’asse attrezzato, all’altezza dell’ex cementificio, nel senso di percorrenza da Chieti verso Pescara. Un messaggio di benvenuto evidentemente indirizzato al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che domani farà tappa a Pescara, e recante un invito a votare ‘Sì’ al referendum costituzionale del 4 dicembre. La rimozione dello striscione segue la denuncia di Maurizio Acerbo, esponente di Rifondazione Comunista, che ieri aveva annunciato la presentazione di un esposto, “per l’affissione di striscioni e insegne in palese violazione della norma vigente, che prevede l’affissione di materiali di propaganda solo negli appositi spazi predisposti dai Comuni”.
Intanto anche il Collettivo Studentesco di Pescara, in un comunicato, polemizza affermando che:
Il 10 Novembre, in occasione della visita del premier Matteo Renzi al Festival delle Letterature dell’Adriatico, l’Ufficio Scolastico Regionale invita i Dirigenti Scolastici a far partecipare gli studenti all’incontro con il Premier delle ore 18 al Circus, ed in cambio rilasceranno un attestato di partecipazione.
“È inaccettabile che si invitino le scuole a partecipare all’incontro di apertura del FLA, che prevede una intervista al Premier Matteo Renzi in piena campagna elettorale per il referendum costituzionale. L’incontro prevede “in cambio” un attestato di partecipazione” Afferma Saverio Gileno, coordinatore del Collettivo Studentesco Pescara. “Gli studenti domani saranno in piazza per dire NO a Renzi, alle politiche del Governo ed a questo clima servile nei confronti del Premier.” -continua Gileno.
“Abbiamo deciso di aderire alla manifestazione, delle ore 18.30 da Piazza Sacro Cuore, per opporci a questo governo, per dire NO all’Alternanza scuola-lavoro sfruttamento al McDonald’s. – Afferma Alex Di Costanzo del CSP – Aderiamo alla manifestazione per dire NO a queste politiche regionali, incentrate sulle grandi opere, senza garantire agli studenti quello che è un diritto fondamentale nella nostra società: quello allo studio.”
Ricordiamo che la Regione ed il Governo Centrale investono tanto sulle Grandi Opere, come dimostrano il Masterplan e l’ennesimo progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, contemporaneamente ci è stato detto che non sono disponibili soldi per garantire il diritto allo studio. Ed è per questo che abbiamo deciso di alzare la voce: vogliamo ribaltare le politiche regionali. Il 17 Novembre, all’Arena del Mare (Madonnina), alle ore 9 partirà un corteo di studenti e studentesse per chiedere a gran voce una nuova legge regionale sul diritto allo studio, delle scuole sicure, trasporti gratuiti e tutele per l’alternanza scuola-lavoro!”
Guarda il servizio sul corteo di protesta anti – Renzi di domani