E’ rientrata ieri in Italia la salma di Fabio Melanitto, il musicista italo-venezuelano ucciso a Città del Messico. Melanitto, che aveva legami familiari con l’Abruzzo, stava per prendere la residenza a Ripa Teatina.
Il musicista è stato ucciso il 15 agosto a Città del Messico, sembra per motivi passionali, anche se la procura locale sta esaminando altre piste. Alcuni giorni fa è stato diffuso un identikit del presunto assassino; Melanitto era stato raggiunto da alcuni colpi di pistola alla testa mentre, di sera, stava salendo in sella alla sua motocicletta con la fidanzata, che aveva atteso sotto casa. Il delitto è avvenuto nel quartiere Narvarte della capitale messicana. L’assassino, allontanatosi velocemente e a volto semicoperto, è stato ripreso da una delle telecamere di via Concepcion Béistegui, dove è avvenuta la sparatoria. Intanto la salma di Melanitto è stata riconosciuta in Messico dalla sorella, che vive a Ripa Teatina, in provincia di Chieti, con un altro fratello. Le spoglie di Fabio Melanitto sono già state riconsegnate alla famiglia. Nato a Caracas da genitori molisani, il musicista si era trasferito in Messico dove aveva fondato una band con la quale si esibiva nelle discoteche della capitale. Dal 2013 era divorziato dalla moglie, l’attrice messicana Ivonne Montero, dalla quale aveva avuto anche una figlia, mai riconosciuta. Tempo fa il gossip giornalistico aveva diffuso notizie riguardanti presunti maltrattamenti di Melanitto nei confronti della moglie, che sarebbe anche stata truffata.