Chieti: Di Primio, “Interventi urgenti su tre ponti”

Venti ponti segnalati, quattro criticità rilevate e quattro milioni di euro di costi stimati per la messa in sicurezza degli stessi: sono alcuni dei numeri contenuti nel rapporto che il Comune di Chieti ha inviato al Ministero dei trasporti, dopo la richiesta di monitoraggio delle infrastrutture di competenza dell’ente, all’indomani della tragedia del ponte Morandi a Genova.

I viadotti di Madonna delle Piane e di via Gran Sasso e il sottopasso di via Vomano sono le tre infrastrutture che necessitano di maggiore attenzione, ma a queste tre si aggiunge una quarta criticità che è l’indagine di vulnerabilità sismica che andrebbe estesa a tutte le infrastrutture di pertinenza comunale, in considerazione del fatto che molte delle opere in questione sono state realizzate prima che il territorio comunale di Chieti fosse inserito tra le zone a rischio sismico.

“Si tratta di verifiche visive, ma non strumentali”, ha sottolineato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, che in conferenza stampa si è scagliato contro il Ministero e contro quello che lui stesso ha definito “un atto di vigliaccheria politica assolutamente contestabile, che si traduce come un semplice scaricabarile di responsabilità sui sindaci.”

Stando a quanto emerso dalle prime verifiche visive, alla luce delle indagini effettuate, non esisterebbe alcun rischio crollo sui ponti di pertinenza del Comune. C’è invece un problema di manutenzione che, se trascurato, porterebbe nel tempo a emergenze sicuramente più gravi.

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